Autore Redazione
giovedì
23 Maggio 2019
16:42
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Cronaca - Alessandria

“Alta tensione in carcere”: rissa tra detenuti bloccata dagli agenti della penitenziaria

Spedizione punitiva di alcuni detenuti nel carcere San Michele
“Alta tensione in carcere”: rissa tra detenuti bloccata dagli agenti della penitenziaria

ALESSANDRIA – Ancora una volta l’azione degli agenti di Polizia penitenziaria ha permesso di soffocare una situazione problematica all’interno del carcere San Michele di Alessandria. Come spiegato da Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sappe, Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria “questa mattina verso le 12.40 alcuni detenuti albanesi hanno organizzato una spedizione punitiva contro un ristretto nordafricano. Il tutto è successo tra i reclusi nella seconda Sezione detentiva, Blocco A, del carcere S.Michele di Alessandria”.

“Solo l’intervento tempestivo degli Agenti di Polizia penitenziaria presenti in Sezione ha permesso da un lato di sottrarre il detenuto nordafricano dal possibile linciaggio e dall’altro di riportare la calma nella Sezione”.

Una situazione esplosiva denuncia il sindacato, preoccupato dal fatto che questa rissa segua quella avvenuta la scorsa notte a Campobasso. “È sotto gli occhi di tutti che c’è una nuova situazione di alta criticità nelle carceri del Paese. Oggi in Italia abbiamo di nuovo una emergenza sovraffollamento, con più di 60mila persone (adulte e minorenni) detenute fisicamente in un carcere ed altre 58mila circa coinvolte nell’area penale esterna caratterizzata in particolare da soggetti sottoposti a messa alla proba, detenzione domiciliare e lavori di pubblica utilità”.

Il sistema delle carceri non regge più”, prosegue Capece.”Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, e sono state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali. Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere. Coloro hanno la responsabilità di guidare il Ministero della Giustizia, l’Amministrazione Penitenziaria e quella della Giustizia minorile dovrebbero seriamente riflettere sul loro ruolo dopo tutti questi fallimenti”.

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