18 Ottobre 2014
13:47
Novi ancora senz’acqua potabile. Intanto continua il controllo del territorio
In provincia continua la conta dei danni e nelle zone più colpite, novese e tortonese e isegni del disastro causato dal maltempo è ancora facilmente percepibile sul territorio. Cataste di rifiuti a bordo strada o panni e magliette stese ad asciugare sono il segnale di ampie zone martoriate dalla forza delle piogge. In provincia si lavora ancora per pulire dal fango, per recuperare i rifiuti, per liberare alcuni fossati ostruiti e per rimettere in sesto la rete idrica.
Ieri sera erano ancora ben 70 gli sfollati, 3 dei quali costretti a trovare sistemazione nei centri di accoglienza. A Novi Ligure l’acqua erogata non è ancora potabile e NON deve essere usata per scopi alimentari (l’ultima comunicazione ufficiale è di sabato 18 ottobre), ma solo per motivi igienici. Rimangono attivi diversi punti di distribuzione di acqua potabile, elenco e dettagli all’interno. Sempre a Novi, temporaneamente, i detriti e il fango verranno portati nell’area tra Viale Industria e Viale del Lavoro, mentre questa sera, alle 21,00, si terrà una serata benefica al Centro Fieristico. L’Associazione l’Arte del Cucito di Novi Ligure ha organizzato una sfilata di moda e l’incasso sarà devoluto all’Associazione Piccoli Cuori dell’Ospedale Gaslini di Genova e per l’alluvione che colpito la città novese.
Rimane ancora alta l’attenzione sulle strade in particolare nel gaviese con smottamenti, e pericolo di frane. E’ anche per questo che, per garantire l’incolumità degli automobilisti, i Carabinieri della provincia hanno ricevuto il prezioso rinforzo di mezzi fuoristrada e uomini inviati dal Comando Legione di Torino e provenienti dalle altre province del Piemonte.
I militari dopo ave lavorato per fronteggiare subito l’alluvione, stanno ora concentrando gli sforzi sul fronte del controllo della viabilità e del ripristino delle migliori condizioni di ordine e sicurezza pubblica con servizi preventivi proiettati a impedire il rischio di episodi di sciacallaggio in danno del patrimonio pubblico e privato.
In queste operazioni sono impegnati non meno di 100 Carabinieri al giorno.
Un lavoro cui si affianca l’opera ininterrotta dei Vigili del Fuoco e della Polizia.
La situazione metereologica più trnquilla ha poi permesso all’Arpa di analizzare il fenomeno meteo tra il 10 e il 13 ottobre. Ecco il audro tracciato dall’agenzia: “Precipitazioni forti, localmente molto forti, si sono abbattute tra giovedì 9 e martedì 14 ottobre in particolare sul Verbano e sull’Alessandrino. Le giornate con le precipitazioni più intense sono state il 10 e il 13 ottobre: in particolare durante il venerdì sono stati fortemente colpiti i bacini dell’Orba e dello Scrivia e lunedì oltre a questi anche il bacino del Toce e parzialmente quello del Sesia. Il rapporto tecnico lo potete trovare qui.
L’eccezionalità delle precipitazioni registrate, di diversa durata, seppur su aree limitate, è confermata dai confronti storici e l’entità delle piogge misurate risultano paragonabili con i recenti eventi che hanno colpito la Liguria e l’alta Toscana nel 2011, in particolare Genova il 4 Novembre e lo Spezzino e la Lunigiana il 25 Ottobre. La ricorrenza di questi eventi, caratterizzati da intensità di precipitazione eccezionale, sembra effettivamente incrementare negli ultimi anni, e non solo in Italia. Per quanto difficile sia attribuire la causa dell’inasprimento delle piogge intense al riscaldamento globale, questi eventi dimostrano un potenziale di energia disponibile nel sistema mare-atmosfera molto elevato, che impongono nuovi paradigmi nella valutazione degli effetti al suolo e delle allerte conseguenti e richiedono al sistema di previsione e sorveglianza una particolare attenzione.
Nel rapporto predisposto da Arpa Piemonte viene fatto un inquadramento meteorologico ed idrologico dell’evento, mettendo in evidenza cause, intensità e distribuzione territoriale dei fenomeni”.