31 Maggio 2019
14:02
Conclusione spettacolare per il contest “Stand-up Valenza” al Teatro Sociale
VALENZA – E’ stato un concorso con un vincitore, con una giuria ed un pubblico, ma soprattutto è stato uno spettacolo divertente e torrenziale, “Stand-up Valenza”, presentato ieri, giovedì 30 maggio, al Teatro Sociale. Durante la serata, ultimo appuntamento della rassegna “Morire dal ridere”, i sette finalisti del contest “Stand-up Valenza”, promosso dall’Associazione Valenza Teatro Social Club, hanno battagliato nell’arte della stand up comedy, ovvero la comicità basata sulla parola, sull’abilità di coinvolgere, divertire e sferzare il pubblico. In gara Giulia Pont, Davide Lorenzo Palla, Gloria Giacopini, Nicola Campostori, Koluè Terzano, Paolo Faroni e David Shushan. Tante le declinazioni scelte dai concorrenti e alto il livello generale delle performance, in un contesto decisamente ironico, guidato dall’eclettico e trascinante Francesco Giorda, attore comico torinese già conosciuto dal pubblico valenzano. Dunque una gara di talento, giudicata da una giuria “tecnica” formata dall’assessore alla cultura Costanza Zavanone, da Riccardo Massola, direttore della biblioteca valenzana, dall’attrice Federica Sassaroli (che ha regalato al pubblico delle gustose perle di comicità) e dalla sottoscritta in veste di collaboratrice di RadioGold per il teatro. E poi il giudizio del pubblico e persino quello dei concorrenti. Infine un vincitore, Paolo Faroni, che si è aggiudicato anche la ‘menzione speciale per i migliori contenuti’ e che ha conquistato per la sua genialità comica nell’accorpare temi insoliti, riflessioni e persino accenni sociologici in un torrenziale flusso esilarante. Si esce ridendo, e si continuano a gustare nella mente i guizzi comici di tutti i partecipanti, la loro bravura e la loro capacità di far ridere in modo mirato, colpendo aspetti del reale ben riconoscibili. Un pensiero in particolare alla comicità femminile cinica e raffinata di Gloria Giacopini (e al suo confronto frustrante con l’eterno femminino) e di Giulia Pont (ancora mi risuona nella testa la vocina insinuante e pessimista del suo inconscio), entrambe da seguire. Un bel finale per “Morire dal ridere”. Il titolo della rassegna, organizzata dall’Associazione Valenza Teatro Social Club in collaborazione con CMC/Nidodiragno Produzioni, non poteva essere più indicato.
A David Shushan va la ‘menzione speciale per l’originalità’ (e i suoi argomenti da israeliano che vive a Brescia la meritano tutta) e a Davide Lorenzo Palla la ‘menzione speciale per la presenza scenica’, conquistata con il racconto, giocato da vero mattatore della scena, di “quando fece Picachu”.