5 Giugno 2019
15:50
L’Acqui Docg “Rosé” ora si potrà imbottigliare anche fuori dal Piemonte
ACQUI TERME – L’Acqui D.O.C.G. “Rosé”, variante non dolce del Brachetto, ora si potrà imbottigliare anche nelle regioni che confinano con Piemonte. La modifica del disciplinare di produzione del Brachetto da parte del Comitato Nazionale Vini DOP e IGP permette anche di vinificare solo in zona un Acqui D.O.C.G. nella versione cosiddetta – “ferma”- vino, rosè e rosso non dolce, che alcuni produttori dell’acquese stanno già proponendo sul mercato con annata 2018.
“È un grande risultato che permetterà ipotesi di sviluppo interessanti che spero saranno colte dalle Case spumantiere” ha commentato Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela del Brachetto e Vini d’Acqui, recentemente confermato alla guida dell’Ente.
La modifica del disciplinare per consentire l’imbottigliamento fuori dall’area piemontese della docg era “auspitaca” da alcuni anni dal Consorzio. “Il risultato è stato possibile grazie anche al supporto della Regione Piemonte. Purtroppo la lunghezza dell’iter burocratico ci ha rallentati – ha aggiunto Ricagno -, ma alla fine – aggiunge – abbiamo raggiunto lo scopo e crediamo di aver fornito alla filiera del Brachetto uno strumento in più di sviluppo e contenimento di una crisi che da troppo tempo attanaglia soprattutto i viticoltori”.
Per rendere operativa la modifica si dovrà attendere la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e il decreto ministeriale e, si spera, l’interesse delle Case vinicole nei confronti dell’Acqui D.O.C.G. Rosé. “Ci sono già stati contatti interessanti – ha concluso Ricagno – Il nostro impegno c’è. Ora deve arrivare la collaborazione di tutto il comparto”.