10 Giugno 2019
13:37
Continua fino a luglio la programmazione del Teatro San Francesco
ALESSANDRIA – Una scelta importante e insolita portare sulla scena ben due testi di Ödön von Horváth, drammaturgo poco rappresentato, ma straordinario nell’intuire e rappresentare con ironia grottesca macro e micro dinamiche sociali. La compagnia Stregatti ha dedicato un omaggio al grande autore del teatro di lingua tedesca del ‘900 con i due saggi finali del corso avanzato della sua scuola, presentati di fronte ad un pubblico decisamente numeroso al Teatro San Francesco sabato 8 e domenica 9 giugno. “Fede, speranza, carità” il primo, una storia di cronaca realmente accaduta, che parte dal paradosso della vendita, ancora in vita, del proprio cadavere per garantirsi la sopravvivenza. La tragedia di una società di massa che schiaccia l’individuo è stata impostata dalla regia di Giusy Barone con i toni espressionistici dei quadri di Ensor, dei suoi scheletri che rappresentano la generale omologazione. In scena Marco Pedron, Alessandra Parodi, Febo Nicolucci, Francesca Mandara, Francesca Neri, Elisa Boni, Carlotta Mussano, Antonella Sfatani, Paola Sacco. “Kasimir e Caroline” è stato il secondo spettacolo-saggio. La pièce, una commedia popolare, spicca per ironia e per la vena grottesca, ben resa dal taglio registico di Gianluca Ghnò, e dipinge un’umanità piccolo-borghese gretta e avida. Sullo sfondo dell’Oktoberfest di Monaco il fidanzamento dei due protagonisti si rompe in un contesto di degrado morale e di differenze di classe, che dividono individui accomunati solo dall’egoismo e dal desiderio di sopraffazione. Le immagini teatrali di Horváth sono state paragonate a quelle pittoriche di George Grosz per la stessa forza nel rappresentare corruzione e violenza in sembianze grottesche ed è proprio ciò a dominare nell’allestimento degli allievi degli Stregatti. In scena sono Lorenza Neri, Angelo de Damiani, Fausto Goggi, Maria Sanfilippo, Youri Martini, Benedetta Pallavidino, Gianfranco Granaglia, Claudio Vescovo. Con la partecipazione straordinaria di Assunta Floris Troppo poco spesso si vedono rappresentate le opere di Von Horváth, estremamente acute, ironiche ed ariose nella loro dinamica, e l’omaggio degli Stregatti è stato un regalo inaspettato e gradito al tanto pubblico del San Francesco. E soprattutto non è un finale di stagione per il teatro San Francesco, perché il 12 giugno, alle 20, saranno in scena gli Stregattini, ovvero gli allievi giovanissimi (dai 5 ai 15 anni) con “Servitore di due padroni” e, il 22 giugno, alle 21, gli allievi del corso del primo anno con “Spirito Libero”.
Ma soprattutto ritorna, come nelle scorse estati, Shakespeare in the park, questa volta non in un parco, ma nel chiostro interno del Teatro San Francesco. Il 13 e 14 luglio, alle 21.30, la trilogia shakespeariana, iniziata con “Sogno di una notte di mezza estate” e “La tempesta”, si chiude con “Come vi piace”, proprio come nei paesi anglosassoni, dove è abitudine celebrare il bardo sotto le stelle.