28 Ottobre 2014
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Stabile il bilancio anagrafico del sistema imprenditoriale piemontese. Alessandria registra il maggior livello di espansione
E’ sostanzialmente stazionario il bilancio sulla nati-mortalità delle imprese piemontesi nel terzo trimestre dell’anno. Da luglio a settembre sono nate infatti 4.915 aziende a fronte di 4.441 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio). Dopo il segno meno registrato nel precedente trimestre, il saldo è quindi tornato positivo per 474 unità. Lo stock di imprese registrate fino alla fine di settembre dalle Camere di commercio piemontesi è salito a 448.972 e ha fatto segnare un tasso di crescita del +0,11%. La percentuale è lievemente superiore a quella di un anno fa, ma resta al di sotto della media nazionale a+0,27%.
Analizzando le singole province piemontesi è stata proprio Alessandria a far segnare il maggior livello di espansione del sistema imprenditoriale, con una crescita dello 0,34%. Segue poi a ruota Novara con +0,30% e, più staccate, Cuneo (+0,18%) e Asti (+0,11%) . Risultano, invece, inferiori al dato medio regionale i tassi di crescita delle altre province: si va dal +0,05% di Vercelli al -0,04% del Verbano Cusio Ossola, passando per il +0,04% di Torino. La provincia di Biella si contraddistingue per la performance peggiore, registrando un tasso del -0,16%.
Dall’analisi per classe di natura giuridica, si osserva come le altre forme (+0,64%) e le società di capitale (+0,62%) continuino a manifestare il maggior dinamismo, mentre la base imprenditoriale delle imprese individuali risulta stabile (+0,03%). Lievemente negativa, invece, la dinamica delle società di persone, che rilevano un tasso tendenziale del -0,10%.
Valutando i tassi di variazione percentuale trimestrale dello stock di imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come il turismo abbia manifestato la performance migliore (+0,92%), seguito dal comparto degli altri servizi (+0,32%). Risultano, invece, sostanzialmente stabili gli stock del commercio (+0,16%) e dell’industria in senso stretto (+0,04%), mentre l’agricoltura e le costruzioni hanno registrato un tasso di crescita negativo (-0,15% ciascuno).
“Continuano a resistere le imprese più strutturate, che puntano su innovazione e internazionalizzazione, capaci di fare rete – ha sottolineato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte – Oggi più che mai, le imprese hanno bisogno del nostro aiuto, di servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, di incentivi fiscali per le start up e l’imprenditoria femminile e giovanile, di un accesso al credito semplificato, di politiche volte all’attrazione di investimenti e alla promozione dei nostri prodotti di eccellenza. Politiche, queste, che le Camere di commercio attuano da sempre, per creare un terreno fertile all’insediamento di imprese nel nostro territorio e per aiutare quelle già insediate a irrobustirsi e a crescere”.