21 Giugno 2019
13:35
Atto vandalico contro la Casa delle Donne: “Conseguenza del clima d’odio”
ALESSANDRIA – “Un gesto vile“. Il collettivo Non Una di Meno ha definito così l’atto vandalico contro il portone dell’ex Asilo Monserrato. Questa notte, infatti, l’entrata è stata sfregiata con un simbolo fallico e la parola “Abusivi”, scritta a fianco.
Quasi un anno fa, le attiviste occuparono i locali in piazzetta Monserrato 1 e li trasformarono nella “Casa delle Donne”, una azione rivendicata dallo stesso collettivo: “Attacchi come quello della scorsa notte non solo danno la misura di quanto risultino scomodi spazi che lottano per la rivendicazione dei diritti di tutti/e, ma non raggiungono nemmeno lo scopo che si prefiggono, quello di intimidire. Siamo abusivi/e perché dopo numerosi incontri, la raccolta di migliaia di firme in città e un percorso durato più di un anno, con l’attuale giunta comunale non è stato trovato alcun punto di contatto e volontà di fornire una sede nei numerosi edifici vuoti presenti in città e lasciati ad ammuffire. Abbiamo quindi deciso il 9 giugno 2018 con decine di donne di restituire alla città un luogo di socialità, di cultura, di condivisione e di lotta”.
Non una di Meno ha anche definito l’atto vandalico della scorsa notte, chiamando in causa, seppur con un eufemismo, il partito della Lega: “Azioni come questa sono la prevedibile conseguenza del clima d’odio, di discriminazione e intolleranza diffuso e sdoganato dal partito verde vestito. Gli attacchi ripetuti all’autodeterminazione di donne, lesbiche, gay, persone trans e intersex, di qualsiasi età, si sommano e si riflettono nella violenza, istituzionale e sociale. Per questo Non Una Di Meno lotta quotidianamente nelle case e nelle strade di tutto il mondo per un futuro transfemminista, che non lasci nessuno/a indietro. Risponderemo come sempre a queste derive e a questi attacchi con migliaia di voci, irriducibili alle norme di genere, arrabbiate e vitali, contro le reazioni machiste e violente. Gli spazi femministi non si toccano, non si toccano le nostre vite, le nostre scelte”. Infine Non Una di Meno ha deciso di trasformare questo atto in un’occasione per dare libero sfogo alla fantasia invitando writer, artiste/i a ridipingere il portone della Casa delle Donne.