25 Giugno 2019
12:52
Venerdì tutti uniti per don Abele: “Abbiamo bisogno di lui, è essenziale per Valenza”
VALENZA – Venerdì 28 giugno, alle 18.30, davanti alla “Madonnina” di Valenza ci saranno molti cittadini in strada, per dimostrare quanto don Abele sia indispensabile per l’intera comunità. Sui social l’appuntamento spontaneo per impedire il trasferimento del parroco dalla “Madonnina” sta già rimbalzando vorticosamente in un passaparola che cresce di ora in ora. Don Abele tuttavia non intende dire nulla anche perché probabilmente non vorrebbe mai essere finito in questo caso, tuttavia sono i valenzani a parlare per lui, preoccupati per uno spostamento che sgretolerebbe una trama solidale preziosa per l’intera città.
“Non è solo una questione di affetto o di amicizia – spiega infatti Giovanni Bonzano, vicepresidente della ValeMado Basket, tra i primi dichiarati partecipanti all’evento di venerdì. Abbiamo bisogno che don Abele si fermi ancora almeno per qualche anno per portare a termine tutti quei progetti che, senza di lui sicuramente si scioglierebbero. Attorno alla sua figura si accentrano infatti tantissimi percorsi che tengono in piedi l’asilo, il basket, il calcio, le persone in difficoltà.”
Don Abele, spiega Bonzano, è il punto di riferimento di tante realtà sportive, ogni giorno dalla su parrocchia partono 20 borse della spesa per i bisognosi e “il giorno in cui non ci sarà più, da un mese all’altro, tutto quello che ha costruito certamente finirà“.
Per farla più chiara Bonzano aggiunge anche che “la gente si avvicina alla sua parrocchia non perché è carina, ma perché don Abele ha un carisma enorme ed è una persona stimata universalmente.”
Il caso dunque non può essere circoscritto all’ambito religioso:”La possibilità che don Abele venga spostato altrove è un problema cittadino e quindi ogni decisione andrebbe condivisa. Forse non se ne rendono conto ma di certo don Abele è essenziale per Valenza. È uno dei pochi che fa cose veramente interessanti e non può essere rimosso per motivi politici o qualunque altra ragione“.
Diceva don Gallo: “Il posto di un prete è fra la gente: in chiesa, per strada, in fabbrica, a scuola, ovunque ci sia bisogno di lui, ovunque la gente soffra, lavori, si organizzi, lotti per i propri diritti e la propria dignità.”
E la gente venerdì si farà sentire nella speranza di essere ascoltata.