Il talento dei giovani laureati del territorio conquista 10 aziende dell’alessandrino

ALESSANDRIA – Il merito e il talento. Sono queste le caratteristiche che accomunano dieci giovani  neolaureati della provincia scelti tra 74 candidati per effettuare un stage di sei mesi in dieci aziende del territorio. Dopo una attenta, e non semplice, selezione il progetto “Potenzialità e talento” promosso dalla Fondazione Gianfranco Pittatore, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, entra nella fase operativa. Lunedì  sono stati infatti comunicati gli abbinamenti tra i giovani neodottori e le imprese che hanno aderito al progetto. La scrematura dei 74 curricula non è stata semplice, ha spiegato Eugenio Puddu della Deloitte & Touche spa, società di consulenza che si è occupata di analizzare tutte le autocandidature arrivate fino alla fine di agosto. Valutato il profilo dei ragazzi e le richieste delle aziende sono stati individuati 20 giovani sottoposti poi all’attenzione delle imprese alessandrine. Le capacità dei neolaureati hanno a tal punto conquistato gli imprenditori da spingere due delle dieci aziende, la Bonino di Alessandria e la Franco Raselli di Valenza, ad attivare a proprio spese anche un altro stage, oltre a quello sostenuto grazie alla partecipazione al progetto della Banca Popolare di Milano. Anche per altri candidati particolarmente meritevoli l’iniziativa della Fondazione Gianfranco Pittatore potrebbe spalancare le porte del mondo del lavoro. L’elenco dei 30 migliori neolaureati  che hanno deciso di sfruttare questa opportunità verrà infatti messo a disposizione di Confindustria Alessandria. I 10 giovani individuati grazie al progetto “Potenzialità e talento”, invece, inizieranno da subito la loro prima esperienza lavorativa, retribuita con 600 euro mensili, occupandosi di tre macro settori di sviluppo: economia e commercio con particolare riferimento al controllo del business, ingegneria e informatica per lo sviluppo di processi aziendali e piattaforme web e, infine, tecnologie alimentari. Al termine dello stage di sei mesi, il progetto più innovativo e qualificante verrà premiato con un ulteriore contributo di 5000 euro.  “Questo è uno dei momenti più difficili per il nostro Paese – ha spiegato Nerio Nesi, Presidente della Fondazione Pittatore –  Tutti, a ogni livello devono fare qualcosa e noi, nel nostro piccolo abbiamo cercato di farlo. Stiamo tentando perché, purtroppo,  non abbiamo riferimenti cui ispirarci perché la situazione dell’Italia è diversa che quella che vivono altri Paesi europei. Con questo progetto abbiamo però cercato di di seguire una strada che possa  stimolare investimenti e dare ai giovani fiducia nel futuro”.

Di seguito gli abbinamenti tra i neo dottori e le 10 aziende che hanno aderito al progetto (due aziende stanno ancora definendo alcuni passaggi burocratici):