Autore Redazione
giovedì
1 Agosto 2019
13:10
Condividi
Cronaca - Alessandria

Don Gian Piero, un anno dopo: “Nella Casa Alpina rivive il suo ricordo”

Così su Radio Gold Rita Rossa, amica e collega del sacerdote e professore alessandrino. Venerdì alle 18.30 sarà celebrata una messa alla Parrocchia San Paolo.
Don Gian Piero, un anno dopo: “Nella Casa Alpina rivive il suo ricordo”

ALESSANDRIA – Uno zaino, una borraccia e una picozza. Nella piccola cappelletta di una casa a Gressoney La Trinitè questi tre oggetti di Don Gian Piero Armano ora si trovano sulla panca dove di solito lui si sedeva, in occasione dei momenti di preghiera comune coi ragazzi. Venerdì 2 agosto sarà trascorso un anno esatto dalla scomparsa del sacerdote e professore alessandrino, mancato a 77 anni, ma il suo ricordo vive nelle esperienze di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo: la Comunità San Paolo al Quartiere Europa, i suoi studenti, gli amici.

Proprio questi ultimi hanno deciso di continuare a gestire la Casa Alpina San Paolo, in Valle d’Aosta, aperta quasi 20 anni fa per accogliere i giovani durante il periodo estivo: “Quei tre oggetti rappresentano il significato che Gian Piero dava alla montagna: la voglia di non arrendersi, di scalare, di sfidare se stessi e i propri limiti culturali come accogliere il nuovo e avere la forza di avere fiducia nell’altro”.

A parlare è Rita Rossa, collega di Gian Piero Armano all’Istituto Saluzzo-Plana, e presidente dell’associazione Casa Alpina. A ricoprire le cariche di vice presidente e tesoriere, invece, altri due amici di “Giampy”, Gian Paolo Canestri e Giuseppe Lippolis. 

La sua scomparsa ha rappresentato un momento doloroso per tante persone” ha raccontato Rita Rossa “Abbiamo pensato di onorare la sua memoria tenendo viva la Casa Alpina. Per lui quelle settimane in altura hanno sempre rappresentato un’occasione per apprezzare la grandezza della natura e quindi di Dio, oltre che per costruire relazioni tra le persone, tramandare i valori di solidarietà, condivisione, amicizia, del rispetto dell’altro, dell’accoglienza”.

A luglio, per due settimane, più di 60 ragazzi e ragazze hanno di nuovo vissuto in comunità, supportati dalla stessa Rita Rossa, insieme a Isa Rosato e Milena Gazzaniga: “Si è rivelata una bella scommessa vinta, un primo passo per tenere viva una struttura che parla di lui. La sua presenza si percepiva, nel ricordo di quei ragazzi che lo avevano conosciuto e che ne parlavano ai nuovi. Ringrazio tutti coloro che hanno dato una mano. Sono stati indispensabili. Ognuno ha contribuito a collaborare per colmare quello che invece Gian Piero riusciva incredibilmente a fare da solo”.

Domani in tanti si ritroveranno al Cimitero delle Capanne di Marcarolo, dove Don Armano è stato sepolto. “E a settembre scaleremo di nuovo il Monte Tobbio in sua memoria, come abbiamo fatto lo scorso settembre” ha aggiunto Rita Rossa.

Questo venerdì sera, inoltre, alla Parrocchia San Paolo del Quartiere Europa sarà celebrata una messa. Inizio alle 18.30, in via De Gasperi.

Condividi