Autore Redazione
sabato
3 Agosto 2019
11:30
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Cronaca - Alessandria

5 Stelle sconvolti dal piano di riequilibrio di Alessandria

Previsti tagli fino al 2039
5 Stelle sconvolti dal piano di riequilibrio di Alessandria

ALESSANDRIA – Verrà discusso a partire da lunedì ma il documento, già nelle mani dei consiglieri comunali di Alessandria, ha suscitato i primi duri attacchi dell’opposizione. Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune per rientrare dei 75 milioni di rosso prevede una serie di tagli in molti settori, da quelli sui trasporti, all’illuminazione pubblica, per arrivare al verde e alle strade. Il tema sarà affrontato in consiglio comunale mercoledì ma intanto il Movimento 5 stelle, ha spulciato punto per punto il documento, manifestando una enorme preoccupazione per il futuro della città e la qualità della vita dei cittadini. 

Michelangelo Serra spiega: “I revisori dei conti sono stati chiari sull’origine del disequilibrio di cassa: la responsabilità è di chi nell’ultimo triennio ha speso più di quanto abbia incassato. Una famiglia che sa che di 10mila euro previsti ne incasserà 7 mila non ne spende 10 mila. Ora toccherà a tutti noi pagare questo debito“.

Nell’analisi i 5 stelle spiegano come le rassicurazioni del Vice Sindaco, Davide Buzzi Langhi, sul trasporto disabili siano prive di fondamento visto che “il contributo ai servizi trasporto disabili verrà dimezzato” (a partire dal 2020) fino al 2039 da 400 a 200 mila euro. “Ci auguriamo il vicesindaco intenda ripianare di tasca sua i 200 mila euro mancanti per 20 anni (4 milioni). Così come il taglio alle agevolazioni azzerato nel 2020 e pesantemente ridimensionato fino al 2039“.

Per ridurre le spese l’idea dell’Amministrazione è di procedere con l’affidamento all’esterno della gestione dei nidi d’infanzia, come avvenuto con Campanellino, per recuperare il personale “riducendo le esigenze di nuove unità“.

Il Movimento 5 stelle denuncia anche il previsto rincaro delle tariffe degli impianti sportivi in due ipotesi: “Aggiornamento” e “Target” con rincari nel primo caso tra il 10 e 20% e nel secondo dl 270%.

Nel calderone, continua poi il Movimento anche le decurtazioni dei fondi alla Biblioteca e al settore Cultura oltre ai dubbi vantaggi economici rispetto alla alienazione del cimitero. A tutto questo, conclude il partito di Di Maio, si aggiungono i timori sull'”impatto di questo piano sulla organizzazione della macrostruttura e sul personale. Soprattutto per quando riguarda economato e cimiteri, asili nido, Amag Mobilità.”

Michelangelo Serra, con amara ironia, sulla sua pagina facebook puntualizza come a questo punto forse è legittimo pensare di andare a vivere in Finlandia dove esiste “un bel welfare, il migliore sistema scolastico“.

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