20 Agosto 2019
19:35
Alberi in via dell’Artigianato “pieni di ragnatele”. Disposto trattamento contro i lepidotteri
ALESSANDRIA – Da qualche giorno sugli alberi in zona D3 ad Alessandria sono appese delle “ragnatele”. Quei fili annodati sulle foglie hanno incuriosito un nostro lettore, Antonio, e anche altri alessandrini.
Una cittadina si è rivolta al Comune di Alessandria per avere spiegazioni, preoccupata anche da un ‘ritorno’ della temibile Processionaria e ha così attivato il settore Manutenzione Verde. Effettuato un sopralluogo nel primo pomeriggio di martedì, il responsabile del Giardino Botanico, Angelo Ranzenigo, ha subito notato la prima evidente differenza tra le sottili tele attorno ai germogli e le ben più grosse matasse create dalla Processionaria, dai peli urticanti e pericolosa per l’uomo e gli animali.
Percorso l’intero viale, l’esperto ha rafforzato la convinzione che la responsabile di quei nidi sia la simile ma innocua Hyphantria cunea, o ifantria americana. Il lepidottero, infatti, si è “attaccato” agli aceri e ha scansato le conifere, che sarebbero invece “la prima scelta” della Processionaria.
Ranzenigo ha comunque prelevato un campione delle larve da studiare al microscopio per avere la certezza della specie ed escludere un secondo ciclo di processionaria. In ogni caso, il responsabile del Verde del Comune di Alessandria, Fabrizio Furia, ha già attivato la ditta per un intervento con un prodotto biologico su tutti i 70 alberi del viale per contrastare i danni della defogliazione. Per il trattamento, ha spiegato Ranzenigo, verrà utilizzato un Bacillus thuringiensis, innocuo per uomini, animali e insetti utili ma ugualmente efficace con Hyphantria cunea e Processionaria.
Come aggiunto dall’esperto, la massiccia presenza dei nidi simili a ragnatele sugli alberi di Alessandria è però uno degli effetti dei cambiamenti climatici e, in particolare, di inverni sempre meno rigidi. Le basse temperature, infatti, limitano la diffusione di questo tipo di insetto perché le crisalidi non sopravvivono al freddo se non sono costruite in luoghi estremamente riparati. Gli inverni sempre più miti, quindi, favoriscono lo sviluppo dell’Hyphantria cunea “che se fino a qualche anno fa ad Alessandria creava il suo nido su una manciata di alberi in campagna, oggi infesta centinaia e centinai di alberi”.
(In copertina e in allegato nella notizia le foto scattate dal nostro lettore Antonio)