26 Agosto 2019
05:07
Il Paese che vorrei: parte con Cia Alessandria il progetto nazionale
PROVINCIA – Il prossimo 2 settembre a Sassello, in provincia di Savona, si terrà il primo incontro interregionale tra Piemonte e Liguria del progetto “Il Paese che vogliamo“, promosso dalla Confederazione Italiana Agricoltori. Protagonista anche la sezione provinciale di Alessandria.
L’iniziativa, lanciata da Cia nell’ultima assemblea nazionale, richiama l’attenzione sulle azioni ritenute non più rinviabili e necessarie all’Italia: interventi di manutenzione delle infrastrutture, politiche di governo del territorio, sviluppo di filiere, nuovi sistemi di gestione della fauna selvatica, coesione istituzioni-enti locali per il rilancio delle aree interne in Europa.
Le tappe successive si terranno a Benevento, Castelsantangelo sul Nera e nei luoghi colpiti dal sisma in Abruzzo.
“L’incontro è strutturato su Tavoli tematici incentrati sui focus dei cinque punti di riforma del Paese secondo Cia” ha detto il presidente provinciale Cia Alessandria Gian Piero Ameglio “Abbiamo coinvolto le rappresentanze istituzionali protagoniste a livello territoriale per attivare un confronto costruttivo a più voci che vada al di là degli obiettivi formali”.
Sono stati invitati a prendere parte ai lavori, per quanto riguarda la provincia di Alessandria: Gianmarco Bisio – GAL Borba, Marco Lanza – Comune Ovada, Simona Gallo– CCIAA AL, Gianfranco Baldi – presidente Provincia, Dino Bianchi – presidente Parco Appennino, Francesco Ivaldi– InChiaro Acqui Terme, Marco Guerrini – sindaco Carrega Ligure, Ottavio Rube – sindaco Costa Vescovato e coop. Valli Unite, Francesco Bove – presidente Parco Fluviale del Po, Alessandro Arioli – Agronomo, Maurizio Carucci – agricoltore, le aziende agricole Naclerio, Pastorino, Morena Bruno – Federcaccia, Dario Zocco – direttore Parco Fluviale del Po, Claudio Isola– sindaco di Merana, l’imprenditore Fausto Ivaldi, Mario Arosio – presidente Enoteca Regionale Ovada, Nani Giampiero – esperto del Territorio, Bruno Lulani – Giuso SpA, i dirigenti Cia Daniela Ferrando e Domenico Biglieri. A coordinare due dei cinque Tavoli di lavoro saranno la vicedirettrice Cia Alessandria Cinzia Cottali (Filiere a vocazione territoriale) e il referente di ufficio Cia Ovada Paolo Barbieri (Governo del Territorio, Enti locali, Politiche europee). Chiuderà i lavori il presidente nazionale Cia Dino Scanavino.
“Tra gli obiettivi che Cia si pone c’è anche favorire la nascita di reti d’impresa territoriali, nonché accelerare il piano di intervento sulla questione fauna selvatica, che ha assunto una dimensione insostenibile anche in termini di sicurezza nazionale e i cui danni accertati al settore agricolo ammontano ormai a 50-60 milioni di euro l’anno” ha detto il direttore Cia Paolo Viarenghi “Occorre, quindi, spingere la riforma radicale della legge 157/62 in materia, partendo dalla proposta presentata da Cia alle Istituzioni. Infine, se ben orientate, anche le risorse europee con la nuova Pac potranno sostenere il rilancio delle economie locali, mettendo assieme Fondi strutturali, incentivi e programmi di sviluppo territoriale”.