7 Settembre 2019
00:28
La misteriosa storia del conte della Fiat raccontata dalla compagnia teatrale fubinese
AGLIE’ – Trasferta importante per la Compagnia teatrale fubinese domenica 8 settembre. Alle 17, al parco del castello ducale di Agliè (biglietto 3 euro, ridotto 2), in provincia di Torino, il gruppo teatrale di Fubine Monferrato presenterà lo spettacolo “Il conte socialista” dedicato alla vita e alla misteriosa morte (avvenuta proprio ad Agliè) del conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, nel 150esimo della nascita e nel 120esimo della fondazione della Fiat, azienda della quale fu tra gli artefici. Allo spettacolo ad Agliè si assiste pagando il biglietto di ingresso (3 euro; 2 euro i ridotti) ai giardini del castello.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Massimo Brusasco, si rivive, in chiave leggera e divertente, anche col supporto di parodie di show televisivi, l’intrigante storia del conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, già proprietario del castello di Fubine. Mai celebrato a dovere, il conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, ricco possidente terriero, fu tra i fondatori della Fiat, oltre che dell’Automobil Club Italia e della rivista “L’automobile”. Di idee che si potrebbero definire “progressiste”, fu spesso osteggiato dai suoi compagni di ventura che, ben presto, lo misero in disparte, poco inclini ad assecondare la sua vicinanza alle classi meno abbienti. Alla vigilia di una importante riunione del Consiglio di amministrazione della Fiat, in cui probabilmente avrebbe espresso dubbi sull’operato degli altri consiglieri, il conte morì. Era ospite dei Duchi di Genova, al castello di Agliè. Non ci fu tempo (e neanche interesse…) a indagare sulle cause della morte. C’è chi, ancora oggi, parla di suicidio e chi ipotizza il delitto. Il caso è rimasto irrisolto.
Pochi anni dopo, morì, per una presunta caduta da cavallo, il capitano Federico Caprilli, sincero amico del conte e, per volontà della contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, custode di alcuni segreti di Emanuele.
Tra i personaggi che ricorrono nello spettacolo, oltre al conte, meritano citazioni il capitato Caprilli, considerato l’inventore del nuovo modo di cavalcare, sepolto a Fubine, accanto a Emanuele; il pittore Lorenzo Delleani, autore del quadro “I fondatori della Fiat” (Cacherano è ritratto al centro dell’opera); Sofia di Bricherasio, vissuta fino al 1950, pittrice e benefattrice; Leonardo Bistolfi, scultore di Casale, a cui si deve lo straordinario monumento sepolcrale dedicato al conte e custodito nella cripta della Cappella Bricherasio, a Fubine. Sulla lapide, Bistolfi scrive che la vita del conte è stata “troppo breve per la vastità del sogno”.
Con la collaborazione tecnica di Giancarlo Devidi, lo spettacolo ha debuttato a Fubine il 30 giugno 2019 ed è inserito nelle celebrazioni che il Comune di Fubine e l’associazione Monferrato 2020 organizzano per il 150esimo anniversario della nascita del conte. Per l’occasione sono state composte cinque canzoni (testi di Massimo Brusasco, musiche di Massimo Faletti) interpretate da Maurizio Ferrari, Massimo Faletti, Enzo Garlando e Guglielmo Gagliardi.
Gli interpreti sono: Giuseppe Balestrero, Marina Roncati, Valter Nicoletta, Riccardo Robotti, Anna Cioffi, Gianpietro Brusasco, Doriana Bellinaso, Lidia Mordiglia, Franco Mordiglia, Paolo Tafuri, Cesare Langosco, Massimo Brusasco, Fabio Bellinaso e Massimo Bosia.
La Compagnia Teatrale Fubinese
Nata a Fubine nel 1981 e presieduta da Massimo Bosia, la Compagnia Teatrale Fubinese propone testi in lingua e in vernacolo, oltre a spettacoli di cabaret e musicali, solitamente di stampo comico o brillante. Si esibisce in provincia di Alessandria ma non solo, partecipa a iniziative benefiche e organizza la rassegna teatrale “Fubine Ridens” (la prossima edizione sarà la 23esima).