26 Settembre 2019
14:26
Protocollo per sviluppo del polo orafo. In cambio si pensa a Museo dell’oro ma anche a piscina
VALENZA – Un Protocollo d’intesa verrà discusso oggi in commissione a Valenza e sarà poi portato nei due consigli comunali di Valenza e Pecetto lunedì e martedì prossimi. Si tratta di un accordo che accoglie la richiesta di ampliamento da parte di Bulgari in una zona di Valenza e concede spazi produttivi al polo del lusso della zona rappresentato anche dal Gruppo Damiani, impegnato nel recupero dell’ex Expo Piemonte. I due comuni confinanti hanno avviato un percorso congiunto con i due sindaci, Gianluca Barbero e Andrea Bordoni, entrambi intenzionati ad agevolare lo sviluppo delle aziende e determinati nel trasformare questo sviluppo anche in un “valore sociale” per l’intera comunità.
Un percorso identificato come una duplice sfida dal sindaco di Valenza: “Dobbiamo essere all’altezza del processo – ha spiegato Barbero – e in grado quindi di accompagnare il percorso delle aziende ma dall’altro lato dobbiamo essere altrettanto bravi nel farci interpreti anche di un elemento che accomuna un ente pubblico e un’azienda, e cioè la capacità di generare valore per la comunità“. Un fine quest’ultimo che per i due Comuni può tradursi non solo in una importante ricaduta occupazionale, scontata nel percorso di crescita delle aziende, ma anche in benefici a vantaggio di tutti i cittadini. Entrambi i sindaci stanno ragionando su questi aspetti ma alcuni obiettivi sono già venuti fuori come il museo dell’oro, un sistema di servizi per l’infanzia condiviso, la piscina.
Su questi temi però si svilupperà un confronto politico per cercare la soluzione ritenuta migliore. Intanto di concreto c’è subito il “rafforzamento del polo orafo – ha spiegato Andrea Bortoloni” e la capacità di “aver superato il periodo dei campanilismi“, ha aggiunto Barbero.
Lo scenario di sviluppo e di estensione non ha ancora tempi concreti tuttavia, assicura il sindaco di Valenza, “è già significativo che sia stato adottato un percorso non consueto. Invece di partire dalla discussione di una variante si parte da un punto di inizio più ampio come la Conferenza dei servizi in cui tutti gli attori prendono parte ai processi decisionali nell’ottica di velocizzare il percorso. Anche perché il tempo è ormai una variabile importante per gli investitori”.
Valenza però, ha bisogno di percorsi del genere per invertire una rotta, ha concluso Barbero, pericolosa e cioè l’invecchiamento generale della popolazione. Questo trend si può sovvertire solo creando attrazione, “e a Valenza questo può avvenire unicamente con quella che per noi è la nostra Università: l’arte orafa. Solo così riusciremo ad attrarre giovani e quindi a creare una comunità più grande che vorrà dire maggior benessere e crescita della città”.