26 Novembre 2014
17:42
Si cercano comparse per il film sull’Eternit di Casale
CASALE MONFERRATO – C’è anche un film tra le iniziative messe in campo da Casale Monferrato contro la sentenza Eternit. La città monferrina infatti, sarà la protagonista e lo sfondo del nuovo film di Francesco Ghiaccio. L’opera cinematografica, Un posto sicuro, vuole analizzare la vicenda Eternit nella città, dapprima come risorsa economica e lavorativa e successivamente come l’incubo, ancora odierno, della fibra killer. L’opera sarà prodotta da Indiana Production e da La Piccola Società, con la collaborazione di Afeva (Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto) e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Casale Monferrato.
«Il film, dalla forte connotazione culturale e storica – ha affermato l’assessore Daria Carmi –, fa parte di quel percorso partecipato, fatto di tante e diverse tappe, per aumentare la sensibilità non solo dell’intera città ma di tutti quei soggetti che vorranno approfondire la triste tematica e esserne maggiormente consapevoli. Questo lo si potrà fare diventando veri e propri protagonisti delle riprese, perché significa sostenere attivamente la produzione del film».
Per la realizzazione del film, infatti, si cercano 600 figuranti: le selezioni dei figuranti, tra i 18 e gli 80 anni, saranno svolte il 28 e il 29 novembre dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 14,30 alle ore 18,30 nell’Auditorum Santa Chiara, in via Facino Cane 10, a Casale Monferrato.
La partecipazione al progetto è gratuita. Per ulteriori informazioni o per chi non potrà partecipare alle selezioni, è possibile inviare una mail, con Curriculum Vitae e foto, all’indirizzo castingmorganabianco@gmail.com.
«La pellicola – ha concluso l’assessore Daria Carmi – sarà un ulteriore tassello della reazione che il territorio sta dimostrando nei confronti della sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato prescritto il reato di disastro ambientale nel processo Eternit. Una sentenza che ha provocato l’indignazione collettiva, ma che dimostrerà, ancora una volta, la caparbietà di Casale e del Monferrato nel chiedere giustizia».