Autore Redazione
giovedì
27 Novembre 2014
09:51
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Cronaca - Alessandria

Non solo massaggi in un centro benessere di Alessandria

Non solo massaggi in un centro benessere di Alessandria

Un altro centro massaggi di Alessandria è stato sottoposto a verifica dai Carabinieri del capoluogo. L’operazione è avvenuta a inizio mese per accertare il regolare svolgimento dell’esercizio e il rispetto della normativa in materia di igiene e lavoro. L’attività ispettiva, messa in campo dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alessandria, dal NAS di Alessandria e dall’Ispettorato del Lavoro di Alessandria, ha permesso di riscontrare una serie di violazioni. Nell’esercizio, al momento del controllo, erano presenti tre donne, di 33, 35 e 39 anni, tutte cinesi, impiegate come dipendenti per l’esecuzione dei massaggi, mentre risultava in quel momento assente la titolare, 51enne, alla quale è stato contestato il reato di favoreggiamento ed esercizio di una casa di prostituzione.

Secondo i militari, nel corso di accertamenti svolti nel periodo precedente al controllo, la donna aveva permesso alle dipendenti di svolgere l’attività di prostituzione. Le giovani dipendenti, in più circostanze, avevano compiuto atti sessuali con i clienti dell’esercizio, uomini tra i 25 e gli 82 anni, operai e liberi professionisti.

Inoltre, dal controllo amministrativo e sanitario è risultata l’assenza del responsabile tecnico del centro benessere, mancava la Segnalazione Certificata di Inizio Attività e venivano riscontrate gravi inadeguatezze nella sicurezza igienica di alcuni locali. Per questo il NAS ha chiesto al Comune di Alessandria di sospendere l’attività del centro benessere, in attesa che venissero sanate le mancanze riscontrate.

Il centro massaggi ha comunque riaperto immediatamente in seguito all’intervento della titolare che ha provveduto a mettere a posto subito tutte le irregolarità. Si tratta, segnalano i Carabinieri, del quarto centro massaggi controllato negli ultimi mesi. In tutti è stato verificato il mancato rispetto delle norme igieniche, l’assenza del direttore tecnico, figura obbligatoria durante l’orario di apertura dell’esercizio, e il favoreggiamento della prostituzione. In alcuni casi era stato anche accertato l’impiego di lavoratori irregolari perché non regolarmente assunti quali dipendenti.

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