6 Ottobre 2019
11:08
Grazie alla task-force nessun rave in provincia
ALESSANDRIA – Con l’autunno che ha preso il posto della bella stagione è stata sospesa anche l’attività del Gruppo di Lavoro per la vigilanza sulle manifestazioni non autorizzate. Il freddo e il cattivo tempo, infatti, rendono marginale la possibilità di rave party. Una sospensione tuttavia temporanea dato che in primavera la task force tornerà a controllare le zone più a rischio per evitare ogni tipo di festa abusiva.
Il Gruppo di Lavoro è stato costituito dal Questore di Alessandria, su direttiva del Prefetto, ed è composto dal Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Casale Monferrato, dal Dirigente della Sezione di Polizia Stradale di Alessandria, da un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri, del Gruppo Carabinieri Forestale, dai Sindaci di Casale, Morano Po, Frassineto Po e Valmacca, da rappresentanti dell’Ente Gestione Parco Fluviale del Po vercellese e alessandrino di Valenza e coordinato dal Capo di Gabinetto della Questura.
Dal 26 luglio al 24 settembre il Gruppo si è riunito sei volte con l’obiettivo di agevolare segnalazioni e ogni possibile avvisaglia della creazione di rave parti nella zona fluviale della provincia di Alessandria. Feste del genere già negli anni passati si erano tenute nella zona provocando danni alla flora e alla fauna locale.
A Ferragosto e nel weekend precedente era stato scongiurata l’organizzazione di una festa non autorizzata anche in sinergia con le Questure di Pavia e Vercelli. In particolare nel periodo in cui il Gruppo di Lavoro si è riunito, nessun Rave Party è stato organizzato, tranne lo scorso 31 agosto, data in cui le Forze di Polizia hanno proceduto all’immediato sgombero nel Comune di Casale Monferrato. Sono state inoltre 264 le contestazioni di violazioni amministrative per una cifra superiore ai 30.000 euro totali nei confronti dei partecipanti a due precedenti rave, organizzati a maggio e giugno a Frassineto Po, e 52 deferimenti per invasione di terreni. Gli organizzatori sono stati inoltre denunciati per manifestazione non preavvisata all’Autorità di Pubblica Sicurezza.