7 Novembre 2019
13:50
“Alabama ’55? No, Alessandria 2019”: il racconto shock del consigliere Oneto
ALESSANDRIA – “Sarei stata pronta anche a far fermare l’autobus“. Il consigliere comunale di Alessandria Vittoria Oneto ha raccontato a Radio Gold lo spiacevole episodio che l’ha coinvolta mercoledì sera su un autobus, mentre stava tornando a casa. L’esponente del Partito Democratico ha infatti rimproverato con fermezza una passeggera che si era rifiutata di far sedere nel posto libero vicino a lei una bambina di colore, appena salita insieme alla mamma e al fratellino più piccolo.
“La signora ha guardato la bambina dicendole: “No, tu qui non ti siedi“” si legge sul profilo Facebook del consigliere “io dico alla donna di spostare la borsa e di fare sedere la bambina ma lei insiste e mi dice in modo arrogante di farmi gli affari miei. A quel punto alzo la voce sempre di più e le intimo in malo modo di fare sedere immediatamente la bambina e di vergognarsi con tutto il fiato che avevo in gola. La signora a quel punto la fa sedere ma continua a borbottare e a guardare schifata la bambina“.
“Non mi era mai successo prima di vivere una situazione del genere, mi sembrava di essere fuori dal tempo” ha aggiunto Vittoria Oneto a Radio Gold “ho agito di istinto, lo stesso istinto che purtroppo ha contraddistinto il comportamento di quella signora. Quella non era maleducazione. Sono sicura al 100% che se, al posto di quella bambina, ci fosse stata mia figlia la donna l’avrebbe fatta sedere. Purtroppo viviamo un momento storico che forse legittima queste persone ad avere meno remore, a sentirsi legittimate nel comportarsi così. Come ha reagito la bambina? Spero non abbia capito bene quello che è successo. La mamma, giustamente, è rimasta in disparte e non è intervenuta: penso l’abbia fatto per non far preoccupare la figlia e ha fatto bene”.
“Sono scesa dall’autobus e ho pianto“ ha aggiunto ancora Oneto su Facebook “per il nervoso, per la tristezza, per il senso di sconfitta che ho provato e provo. Come se questi giorni non fossero già dolorosi. È questo quello che siamo? È questo quello che vogliamo essere? Io non voglio crederci”.
Foto di repertorio