Autore Redazione
martedì
26 Novembre 2019
14:08
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Cronaca - Alessandria

Assessore Chiorino ai dirigenti delle scuole piemontesi: “Valorizzate presepe e canti natività”

"La conoscenza delle nostre tradizioni scevra da qualsivoglia connotazione ideologica, è un supporto alla piena integrazione per chi proviene da altre realtà".
Assessore Chiorino ai dirigenti delle scuole piemontesi: “Valorizzate presepe e canti natività”

PIEMONTE –  In una lettera inviata ai dirigenti scolastici piemontesi, l’assessore regionale all’istruzione, Elena Chiorino, ha invitato “a valorizzare, all’interno della propria scuola, ogni iniziativa legata al Natale, come l’allestimento di presepi e lo svolgimento di recite o canti legati al tema della Natività“. Una richiesta, evidenzia, che, al di là del significato del Natale cristiano, va nel senso della valorizzazione delle tradizioni, della cultura e dell’identità del territorio e dei suoi abitanti.

Ritengo – scrive Chiorino – che la ricorrenza natalizia e le conseguenti tradizioni come il presepe, l’albero di Natale e le recite scolastiche ispirate al tema della Natività, siano parte fondante
della nostra identità culturale e delle nostre tradizioni che la Regione Piemonte intende tutelare e mantenere vive“. Una scelta, spiega ancora l’assessore piemontese all’Istruzione, che vuole essere inclusiva anche per i ragazzi che frequentano le scuole piemontesi, ma che provengono da altre realtà, con usi, costumi o credi differenti.
“È evidente – sottolinea Chiorino ai dirigenti scolastici  –  che la conoscenza delle nostre tradizioni scevra da qualsivoglia connotazione ideologica, sia un supporto alla piena integrazione per chi proviene da altre realtà”.

Credo – osserva  – che non si possa e non si debba privare i nostri ragazzi, e soprattutto i nostri bambini, dell’atmosfera e della magia del Natale. Per coloro che vengono da altre realtà, si tratta inoltre di una preziosa occasione per conoscere usi e costumi del Paese in cui vivono, a tutto vantaggio di una più concreta e armoniosa integrazione culturale e, di conseguenza, anche sociale“, conclude.

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