2 Dicembre 2019
05:00
Influenza: in provincia già 49 mila vaccinati. Oltre 587 mila in Piemonte
PIEMONTE – In Piemonte sono oltre 587 mila le persone che, a un mese dall’avvio della campagna, hanno già deciso di vaccinarsi contro l’influenza. A livello regionale, con un mese di anticipo, si è quasi raggiunto il numero di vaccinati della campagna influenzale dello scorso anno. Per quanto riguarda la provincia di Alessandria, dal 1° novembre il numero di vaccinati nelle sedi dell’Asl Al è progressivamente cresciuto e dalle prime 8.748 persone di inizio mese si è saliti ai 49.001 vaccinati al 27 novembre.
C’è comunque ancora tempo per vaccinarsi e “prima lo si fa, meglio è” hanno ricordato dalla Regione Piemonte. Il picco dell’epidemia influenzale, infatti, si avvicina.
Il servizio sanitario offre gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti coloro che, per le loro condizioni di salute, sono più a rischio. Si tratta dei soggetti con età maggiore o uguale a 65 anni e delle persone, tra i 6 mesi e 64 anni, che soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni.
Nella campagna sono coinvolti anche i farmacisti che, in base dell’accordo siglato con Federfarma e Assofarm, consegnano i vaccini ai medici e ai pediatri e si impegnano a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della vaccinazione.
Lo scorso anno in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile, l’influenza ha colpito circa 640.000 persone (il periodo di massima attività si è registrato tra la metà di gennaio e l’inizio di marzo 2019). Durante la stagione influenzale 2018-2019 sono state somministrate in totale circa 670.000 dosi di vaccino antinfluenzale, numero che quest’anno, in base alle proiezioni sull’andamento della campagna, è destinato ad aumentare.
A partire dal 2017, ovvero con l’approvazione da parte del Ministero della Salute dell’ultimo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, la Regione offre gratuitamente, negli studi dei MMG, la vaccinazione anti-pneumococco (protezione per polmonite, meningite e sepsi) ed anti herpes zoster (protezione contro il fuoco di Sant’Antonio) ai soggetti di 65 anni (ai nati nel 1952, 1953 e 1954).
Inoltre, nei servizi vaccinali delle ASL, queste due vaccinazioni sono offerte ai soggetti che presentano una condizione di rischio predisponente. A differenza di quella antinfluenzale (che è stagionale), le vaccinazioni per pneumococco e per herpes zoster possono essere somministrate durante tutto l’anno.