Autore Redazione
venerdì
27 Dicembre 2019
18:09
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Cronaca - Alessandria

Finta primavera di Natale manda “in tilt” le colture. E ora preoccupa il gelo

Coldiretti è preoccupata dall’arrivo del gelo, che potrebbe bruciare le colture ingannate dal clima mite di queste ultime settimane
Finta primavera di Natale manda “in tilt” le colture. E ora preoccupa il gelo

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – I cambiamenti climatici stanno mandando “in tilt” le colture. Le temperature praticamente primaverili di Natale potrebbero avere effetti “disastrosi” sulle piante fiorite fuori stagione. Coldiretti, infatti, è preoccupata dall’arrivo del gelo, che potrebbe bruciare le colture ingannate dal clima mite di queste ultime settimane, aggravando così il bilancio dei danni che il maltempo ha già causato nelle campagne in questo 2019.

Il maltempo – ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Biancosi abbatte dopo che gli effetti del caldo si sono fatti sentire sulla natura dove sono stati sconvolti i normali cicli stagionali con le viole che fioriscono nei prati mentre si raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, tutti maturati contemporaneamente per le temperature primaverili”.
Il 2019 si classifica come il quarto anno più caldo dal 1800, facendo registrare una temperatura media nei primi undici mesi superiore di 0,88 gradi la media storica sulla base degli ultimi dati di Isac Cnr che rileva le temperature da oltre 200 anni.
La bolla di calore prolungata – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzorisulta dannosa per le piante che, “ingannate” dalle temperature miti, hanno ripreso vita e rischiano ora di essere bruciate dalle gelate causate dal brusco abbassamento della temperatura. Il caldo è stato molto anomalo, sia in pianura, sia in collina e sia in montagna e le piante è come se si trovassero in una sorta di primavera anticipata. Per non creare problemi la colonnina di mercurio dovrebbe ora scendere lentamente senza restare a lungo sotto lo zero ma temiamo che non sarà così”.
Una situazione che aggrava il già pesante bilancio delle perdite che si sono verificate in tutto l’arco dell’anno a causa dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense che il terreno non riesce ad assorbire.

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