20 Dicembre 2014
12:19
I Carabinieri fanno luce sull’accoltellamento in via Crispi a Novi Ligure
NOVI LIGURE – I Carabinieri di Novi Ligure sono riusciti a far luce sulla brutale aggressione al 23enne di Bollate, accoltellato lo scorso fine settimana in via Crispi, all’angolo con via Amendola. Trovato riverso a terra e coperto di sangue, il giovane era stato trasportato in ospedale e poi sottoposto a diverse cure per fermare l’emorragia provocata dalle tre ferite da arma da taglio alla testa e dalla coltellata alla gola. Solo alcuni giorni dopo l’aggressione i Carabinieri erano quindi riusciti a parlare con la vittima che si era tuttavia rifiutata di sporgere denuncia o fornire dettagli ai militari, cui ha solo raccontato di essere stato colpito da un conoscente. Un atteggiamento che non ha fatto desistere i Carabinieri che hanno avviato un’indagine a tappeto che in pochi giorni ha portato i responsabili dell’aggressione a presentarsi spontaneamente per raccontare l’accaduto. L’accoltellamento del 23enne, gravato da precedenti e noto come soggetto violento, parte da un’estorsione commessa dal giovane poche ore prima nei confronti di un 19enne italiano residente a Pozzolo Formigaro. I due si erano incontrati in un noto bar di Novi Ligure dove il 23enne aveva poi convinto il conoscente ad accompagnarlo a fare un giro in auto. Arrivati all’altezza di un bancomat il 23enne aveva quindi minacciato e percosso il ragazzo, costringendolo a prelevare e poi consegnarli 370 euro. Ritornato nel bar il 19enne aveva raccontato l’accaduto al gruppo di amici con cui stava trascorrendo la serata che, insieme, avevano quindi deciso di cercare il 23enne e farsi restituire i soldi estorti. Proprio in via Crispi il gruppo ha poi notato il giovane che, anziché restituire i 370 euro, ha minacciato i ragazzi, fingendo di estrarre dalla tasca del cappotto una pistola (in realtà risultata poi un manganello telescopico di metalllo) . Un gesto che non ha però intimorito uno dei giovani, un 19enne di nazionalità ecuadoregna residente a Novi che ha tirato fuori un coltello con cui ha poi colpito il 23enne finchè non si è accasciato a terra. Analizzate per giorni le riprese dei sistemi di videosorveglianza della zona e ricostruiti gli spostamenti della vittima dell’aggressione i Carabinieri guidati dal Capitano Carlo Giordano sono quindi arrivati al bar di Novi dove hanno più volte parlato con i frequentatori del locale, invitando eventuali responsabili a raccontare l’accaduto per non aggravare la loro posizione. Un “pressing” e una strategia che hanno poi convinto i due 19enni a presentarsi al Comando. Ricostruiti i fatti i militari hanno quindi denunciato per lesioni personale aggravate e porto abusivo di oggetti atti a offendere in concorso il giovane di Pozzolo Formigaro e il coetano ecuadoregno che ha materialmente colpito il 23enne con il coltello gettato poi nelle Scrivia. Denunciato per estorsione, invece, il 23enne accoltellato e ancora ricoverato all’ospedale di Novi.