9 Gennaio 2020
16:04
Parcometro fuori uso: ad Alessandria il caso della multa che fa discutere
ALESSANDRIA – Una multa che ha scatenato un dibattito quella elevata mercoledì sera in via Faà di Bruno, ad Alessandria. L’associazione Globoconsumatori, infatti, ha raccolto lo sfogo di un cittadino sanzionato per aver parcheggiato nelle strisce blu la sua auto senza il tagliando di pagamento, in una strada dove però il parcometro all’angolo con via Trieste era fuori servizio.
Secondo quanto riportato dall’associazione, infatti, l’uomo si sarebbe subito recato in tabaccheria per acquistare il voucher e proprio in quel lasso di tempo sarebbe stata elevata la multa.
Una versione che, però, è stata smentita da Amag Mobilità: “L’ausiliare del traffico che ha elevato la multa mi ha informato che, prima di procedere, ha atteso almeno 15 minuti, il tempo di tolleranza che viene concesso” ha sottolineato a Radio Gold il direttore di Amag Mobilità Franco Repossi “quella zona è comunque coperta da un altro parcometro, distante circa 100 metri dall’altro ed è presente una tabaccheria a pochi metri. Ora che il preavviso di multa è stato elevato non spetta a noi cancellarlo. Il cittadino può rivolgersi alla Polizia Municipale o al Giudice di Pace”.
Come ha inoltre riferito l’azienda, i tecnici si sono subito attivati per ripristinare il parcometro: “L’apparecchio è tornato in funzione questo giovedì mattina alle 10″ ha concluso Repossi.
Sul caso è però intervenuto anche il vicesindaco di Alessandria e assessore alla Mobilità, Davide Buzzi Langhi: “Premetto che non è questo il caso perché, secondo quanto riferito da Amag Mobilità, il cittadino aveva la possibilità di pagare con mezzi alternativi come il voucher, ma in alcune situazioni limite io, fossi in Amag Mobilità, sarei più tollerante e non eleverei le multe se i parcometri non funzionano. Se la tabaccheria fosse stata chiusa? E se il cittadino non fosse dotato degli strumenti tecnologici per il pagamento elettronico tramite cellulare col “Mobile Ticketing” o con Neospark? Il mio è un ragionamento politico e di buon senso: se un ausiliare del traffico accertasse tutte queste eventualità dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e non fare la multa. Se fossi io il direttore di Amag Mobilità darei questa direttiva. Ripeto, non voglio andare contro le regole e non mi riferisco a questo ultimo episodio ma possono verificarsi alcuni casi limite. Un cittadino deve essere messo nelle migliori condizioni per poter pagare la sosta”.