24 Gennaio 2020
05:00
Giorno della Memoria: Alessandria non dimentica l’orrore
ALESSANDRIA – Alessandria non dimentica l’orrore delle leggi razziali, della persecuzione e dello sterminio degli ebrei e di chi si è opposto al nazi-fascismo.
Per il Giorno della Memoria l’Amministrazione Comunale è ancora una volta al fianco di Provincia, Prefettura, istituzioni regionali, associazioni ed enti alessandrini. Grazie al diretto coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico provinciale, anche tanti studenti parteciperanno ai diversi momenti promossi nel capoluogo per il 75° anniversario della liberazione di Auschwitz anche dalla sezione alessandrina della Comunità Ebraica di Torino, Anpi, Isral, Associazione Memoria della Benedicta, Azienda Speciale “Costruire Insieme”, Biblioteca Civica, Diocesi di Alessandria, Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, U.S. Alessandria Calcio 1912, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Associazione Cultura e Sviluppo.
Già domenica 26 gennaio, all’interno delle suggestive Sale Storiche della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, si potranno ascoltare “Le parole della Memoria”. Durante l’incontro, al via dalle 17, Massimo Bianchi, figlio dell’ex partigiano Adriano scomparso nel 2012, Ilaria Ercole della Biblioteca, Fulvia Maldini professoressa dell’ITC Leonardo da Vinci di Alessandria e Luciano Tirelli, speaker di RadioGold, daranno voce alle parole scritte, tra gli altri, anche da Francesco Guccini, Primo Levi, Salvatore Quasimodo e sarà possibile sfogliare e consultare libri dedicati alla memoria dell’Olocausto.
Lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, si terrà poi la cerimonia ufficiale. Il ritrovo è fissato alle 9.15 in piazzetta della Lega per la deposizione di una corona davanti alla Sinagoga in via Milano e la lettura dei nomi dei deportati alessandrini da parte di Paola Vitale della Comunità Ebraica di Alessandria. La cerimonia proseguirà poi alle 10.30 al Carro della Memoria, a piazzale Berlinguer, con l’accensione del Braciere della Memoria, l’intervento del professor Agostino Pietrasanta e le riflessione di alcuni studenti che hanno partecipato al progetto “Dopo la Shoah: un’eredità difficile” promosso dalla Provincia e dall’Associazione “Memoria della Benedicta”.
A 20 anni dalla legge che ha istituito il Giorno della memoria, l’Isral ha invece deciso di fare “qualcosa di diverso”. Le parole d’odio che vengono scritte, pronunciate e le azioni che non sembrano tenere conto “dell’orrore che c’è stato” hanno spinto l’Istituto per la storia della resistenza di Alessandria a provare a raggiungere anche un pubblico diverso dal solito. All’Associazione Cultura e Sviluppo, il 27 gennaio alle 17, verrà presentato il libro di Giovanni A. Cerruti dedicato ad Árpád Weisz, l’allenatore ungherese che l’odio razziale condannò a una drammatica fine ad Auschwitz.
Árpád Weisz contribuì a cambiare il calcio in Italia, scoprì Giuseppe Meazza all’Inter e guidò, come vice di Augusto Rangone, anche l’Alessandria Calcio, che proprio nel Giorno della Memoria, alle 16, mostrerà la targa sistemata all’interno del Moccagatta proprio per ricordare l’allenatore deportato ad Auschwitz.