1 Gennaio 2015
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Dall’acqua alla birra fino a benzina e autostrade: ecco cosa costerà di più nel 2015
ITALIA – Chi ha preso l’autostrada per trascorrere la notte di Capodanno fuori città ed è rientrato a casa nelle prime ore di questo 2015 se ne è già accorto. Il ritorno è costato più dell’andata. Scattato il nuovo anno sono scattati anche gli ormai consueti aumenti dei pedaggi autostradali. I rincari, ha assicurato nei giorni scorsi il ministro ai trasporti Maurizio Lupi, non dovrebbero superare in media l’1.5%. Le previsioni della Federconsumatori, però, sono ben diverse. Dopo un 2014 pesato in media il 3,9% in più sulle tasche degli italiani che si spostano “di casello in casello”, ha evidenziato l’associazione, nel 2015 gli aumenti potrebbero addirittura toccare il 9% per la Roma-Pescara, con un rincaro di ben 1,6 euro in più. I pedaggi autostradali, oltretutto, non saranno l’unico aumento con cui avranno a che fare gli italiani in questo 2015. Saranno ben 12 le voci che subiranno “ritocchi”, come ha evidenziato la CGIA di Mestre: acqua potabile, birra e prodotti alcolici, benzina e gasolio per autotrazione, multe per violazione del codice della strada, Iva per l’acquisto del pellet, tasse automobilistiche dovute anche per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico, pedaggi autostradali, contributi previdenziali per artigiani e commercianti e ancora per la gestione separata Inps, tassazione dei fondi pensione e sulla rivalutazione del Tfr, riduzione esenzioni sui capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita.
Secondo la Cgia di Mestre i più penalizzati dai rincari 2015 saranno gli automobilisti, le categorie professionali che quotidianamente utilizzano l’auto o il camion (taxisti, agenti di commercio, autotrasportatori) e, soprattutto, i lavoratori autonomi iscritti alla sezione separata dell’Inps (freelance). Il salasso si farà quindi sentire e secondo Federconsumatori e Adusbef arriverà a costare circa 56 euro in più al mese e 677 euro in un anno . A pesare in maniera particolare sui bilanci dei nuclei familiari, secondo le associazioni, sarà il rincaro dell’acqua (+4%), degli alimenti (+2%) e delle tariffe autostradali (+2%).
L’unico elemento positivo di questo 2015 sembra quindi essere la riduzione del 3% della bolletta della luce e dello 0,3% di quella del gas per una famiglia tipo, ossia per consumi d’energia elettrica di 2.700 chilowattora annui a una potenza di 3 chilowatt. Il taglio deciso dall’Autorità per l’Energia dovrebbe portare a un risparmio complessivo di oltre 72 euro all’anno. Per la luce la spesa per la famiglia tipo da aprile 2014 a marzo 2015 sarà di 513 euro, per una flessione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda il gas prosegue il trend di calo già iniziato nel 2014. Già l’anno scorso la spesa annuale per una famiglia media è scesa di 93 Euro, ha ricordato Federconsumatori e nel prossimo trimestre ci sarà un ulteriore calo del -0,3%. La riduzione delle tariffe luce e gas secondo Federconsumatori segna quindi il primo passo “nella giusta direzione” cui ne dovranno seguire però molti altri per “rendere più eque e sostenibili le bollette”. La buona notizia arrivata con il nuovo anno, ha del resto sottolineato il Codacons, è “insufficiente a recuperare l’aumento del 39,2% delle bollette registrato negli ultimi 10 anni che determinando una maggiore spesa complessiva a famiglia di 470 euro rispetto al 2004 (+188 euro luce; +282 euro gas).