23 Febbraio 2020
12:01
Durante il viaggio. Recensione di “Tutte le direzioni” al Festival della Grigia
ALESSANDRIA – Sul viaggiare si è detto molto in letteratura e il mito del viaggio è fortemente radicato nella memoria collettiva, perché apre orizzonti altri e si presta ad essere parabola della vita. Il viaggio, le canzoni e tante storie che vi si ispirano sono il tema portante di “Tutte le direzioni” della compagnia La Pozzanghera di Genova, scritto e diretto da Lidia Giannuzzi e presentato al Teatro Ambra sabato 22 febbraio. L’occasione è stata il terzo appuntamento del Festival della Grigia, ideato da Francesco Parise e Paolo Scepi e realizzato grazie al contributo di Alegas, un concorso teatrale amatoriale a premi tra compagnie del Piemonte e Liguria, selezionate dagli organizzatori.
“Tutte le direzioni” è quindi un viaggio di sei amici, su un’unica auto, su una strada dove compaiono lavavetri, parcheggi, rotonde e tutto ciò che appartiene alla quotidianità del viaggiatore, ma è soprattutto un excursus immaginario e musicale in molto altro. E così si parte dalla “strada nei miei sandali” (quella di Paolo Conte in “Bartali”) e, attraverso dialoghi e monologhi supportati da una coralità di fondo, si parla di libertà, ricordando il divieto alle donne di guidare in Arabia Saudita, solo recentemente revocato, di interazione con la tecnologia (chi non ha avuto problemi con il navigatore?), di clandestini che varcano il confine, stipati nel buio di un furgone. Mentre l’auto corre, si ferma ad una stazione di servizio e poi prosegue verso una festa finale, scorrono canzoni (Caparezza, Gaber, De Gregori…) e si aprono situazioni. Su tutte, la pioggia di un giorno di metà agosto, i pensieri degli automobilisti immersi nella loro quotidianità fatta di vacanze, incombenze domestiche, esami da preparare…e poi un crollo. Ben costruito drammaturgicamente il crescendo: solo un attimo tragico, preceduto dalla normalità della pioggia che tutto uniforma, la pioggerella della bella canzone in genovese cantata e composta da Martina Pittaluga, che scioglie il dramma in tristezza popolare.
Sono bravi Domenico Baldini, Roberta De Donatis, Bruno Demartini, Francesco M. Giacobbe, Martina Pittaluga e il musicista Lorenzo Marmolato. Padroneggiano i tempi comici, danno il giusto spessore agli attimi drammatici e stupiscono nella loro interpretazione dei brani musicali (l’interpretazione etilica di “Tornando a casa” di Capossela di Francesco M. Giacobbe è da ricordare). Un testo originale, forse a tratti un po’ slegato dalla traccia che lo contiene, ma sempre godibile e spesso decisamente esilarante.
Si conferma ottimo il livello degli spettacoli del Festival della Grigia al Teatro Ambra e ottima è l’idea di portare nella nostra città compagnie e idee nuove. Il prossimo appuntamento sarà, il 14 marzo, con Gli Illegali, compagnia che gioca in casa, con “7 minuti” di Stefano Massini, con la regia di Monica Lombardi.