23 Febbraio 2020
12:55
Coronavirus: “Nella maggior parte dei casi (80-90%) è come influenza”
ITALIA – C’è un solo argomento su tutti i media nazionali e locali, ed è quello legato al coronavirus ma con un effetto psicosi ormai tangibile. A dirlo è Maria Rita Gismondo, responsabile della Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento nazionale insieme all’Istituto Spallanzani di Roma. L’esperta sulla sua pagina facebook spiega: “A me sembra una follia. Si è
scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così. Questa follia farà molto male – avverte – soprattutto dal punto di vista economico“.
Come spiegato da Giovanni Maga, direttore Cnr-Igm, Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche nell’80-90% dei casi chi contrae il coronavirus ha gli stessi sintomi dell’influenza. Nel resto dei pazienti può svilupparsi una polmonite con un ricovero in terapia intensiva nel 4% dei casi. I risultati dei dati epidemiologici oggi disponibili su decine di migliaia di casi parlano, continua l’esperto in una intervista sul Sole24ore, di “sintomi lievi e moderati – una specie di influenza – nell’80-90% dei casi”. “Nel 10-15% degli altri casi può svilupparsi una polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza“. Rimane un 4% dei pazienti costretto a un ricovero in terapia intensiva. Secondo Maga “il rischio di gravi complicanze aumenta con l’età, e le persone sopra 65 anni o con patologie preesistenti o immunodepresse sono ovviamente più a rischio, così come lo sarebbero per l’influenza».
Intanto sul fronte politico l’alessandrino Federico Fornaro, capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, sostiene come sia “il momento della responsabilità e della massima collaborazione e unità tra le istituzioni. Piena solidarietà e vicinanza a chi, ai diversi livelli, con abnegazione e senso dello Stato è impegnato a tutela della nostra salute. Di tutto ci sarebbe stato bisogno, invece, meno che di una campagna di speculazione politica messa in atto da chi pensa di lucrare qualche voto alle prossime elezioni o qualche copia di giornale venduta in più“.