27 Febbraio 2020
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La crisi coronavirus minaccia anche gli agriturismi della provincia
PIEMONTE – La crisi coronavirus rischia di provocare ripercussioni anche al mondo degli agriturismi della provincia di Alessandria. La preoccupazione degli operatori per le disdette delle prenotazioni. è tangibile, riferisce Coldiretti, una situazione che sta interessando circa 70 agriturismi di Campagna Amica presenti sul territorio provinciale. Per questo l’associazione chiede che venga predisposto, anche per queste importanti realtà, un piano di aiuti e di interventi che consenta il sostegno immediato alle imprese, attraverso sgravi fiscali, contributivi ed il rinvio di pagamenti. “In provincia, il calo di presenze genererà, in termini economici, per gli agriturismi e per l’indotto, un grave danno che va ad aggiungersi ai già pesanti disagi economici affrontati nei mesi di ottobre e novembre a causa delle alluvioni e del dissesto idrogeologico a cui molte strutture hanno dovuto far fronte – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Il clima recessivo provocato dall’emergenza coronavirus si estende dai mercati finanziari a quelli delle materie prime e al commercio. A patire di più sono le esportazioni dei prodotti agroalimentari Made in Italy in Cina, in primis con il vino, il bene tricolore più esportato. “Il mercato dell’agroalimentare tra la provincia di Alessandria e il gigante asiatico in tema di export, soprattutto se riferito al settore vitivinicolo, sta muovendo i primi passi ma l’emergenza del coronavirus ha innescato una brusca frenata – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo. Anzi, proprio perché solo all’inizio, si rischia di avere ripercussioni ancora maggiori rispetto a chi esporta un prodotto già conosciuto e consolidato. I vincoli ai trasporti per cercare di contenere il contagio si stanno riflettendo anche sulla logistica delle merci con incertezze e ritardi che impattano sugli scambi commerciali. Ora, con la frenata dell’economia e la conseguente riduzione degli acquisti da parte del gigante asiatico si stanno modificando gli equilibri raggiunti, con nuove tensioni sui rapporti commerciali e sull’economia mondiale che vanno ben oltre il settore agricolo”.