6 Marzo 2020
09:36
Depuratore Orti: “Puzze e schiuma? Entro estate impianto a pieno regime”
ALESSANDRIA – Entro fine giugno tutte e quattro le vasche del depuratore dei reflui di Alessandria, al quartiere Orti andranno a pieno regime. Lo hanno annunciato giovedì in Commissione Ambiente i vertici di Amag Reti Idriche, l’amministratore unico Alfonso Conte e il direttore del Settore Ambiente e Depurazione, Giuseppe Righetti.
“Ad oggi le due nuove vasche, attive dalla fine di gennaio dopo l’autorizzazione della Provincia, lavorano al 30% delle loro capacità, una percentuale destinata a salire” ha detto Conte.
Entro la prossima estate, quindi, le due problematiche dei mesi scorsi (i cattivi odori e la schiuma nel Tanaro) sono così destinate a sparire, come era già stato ribadito un mese fa: “Gli odori già oggi sono a mio avviso quasi impercettibili” ha detto a Radio Gold Tv l’ingegner Righetti “torneranno solo per qualche giorno”, hanno anticipato i dirigenti, “ma solo quando sarà avviato e completato l’ammodernamento delle due vecchie vasche“. Tra un mese, inoltre, Amag Reti Idriche invierà la richiesta dell’autorizzazione alla Provincia per il cosiddetto “revamping”, che riguarderà una vasca alla volta.
Proprio per abbattere gli odori Amag Reti Idriche installerà anche un nuovo sollevatore, interrato a una profondità di 7 metri, oltre a degli impianti ai quattro lati del depuratore che emetteranno “una nebbiolina di enzimi” nell’aria.
“In questi casi occorre fare una buona comunicazione ai cittadini e non è stato così” ha sottolineato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serra “la gente è arrabbiata, è ancora sul piede di guerra. A ottobre proprio qui in Commissione era stato detto che il problema era in via di risoluzione entro pochi mesi. Ora sarà importante non bruciare le tappe: prima del revamping sulle prime due vasche è fondamentale che le due nuove vadano a pieno regime”.
“Se l’emergenza coronavirus non avesse comportato l’annullamento della manifestazione dei cittadini degli Orti noi saremmo stati pronti a incontrarli, a confrontarci con loro“ ha replicato l’amministratore unico di Amag Reti Idriche Alfonso Conte “programmeremo anche una serata per dialogare coi cittadini degli Orti e spiegar loro la situazione. Non ci nascondiamo”.
I cattivi odori degli ultimi giorni, ha poi ricordato il direttore Righetti, sono stati provocati da cause non dipendenti da Amag Reti Idriche: “La scorsa settimana, ad esempio, abbiamo segnalato ad Arpa e alla Provincia la presenza di una lunga striscia di liquami depositata in un campo, nella notte è stato tutto interrato”.
In merito al problema delle schiume riversate nel fiume Tanaro Amag Reti Idriche ha ricordato che tutto questo non avviene più da circa 7/8 giorni. “Le verifiche su autolavaggi, lavanderie e concessionarie stanno dando i loro frutti” ha aggiunto Conte “abbiamo monitorato circa quaranta aziende nelle zone della D4, di Villa del Foro e Casalbagliano. Per quelle che rispettavano i limiti di sversamento di saponi abbiamo fatto istanza di diffida. L’iter prevede poi la diffida con sospensione, fino eventualmente alla sospensione. Il limite di legge è di 4 milligrammi di tensioattivi in entrata e 2 in uscita. Nel recente passato abbiamo avuto picchi anche di 34 milligrammi in entrata. Sopra i 20 il nostro impianto non riesce a trattarli ed è per questo che questi saponi uscivano e galleggiavano nel Tanaro”.
“E’ giusto che l’ammodernamento delle due vecchie vasche avvenga separatamente” ha sottolineato Claudio Coffano, dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Alessandria “servono almeno tre vasche sempre in funzione. Siamo contenti che le due nuove vasche siano già al lavoro. Ora si facciano le cose a regola d’arte per quanto riguarda le due vecchie vasche. La prima vasca, ad esempio, non era stata mantenuta in modo corretto”.
“Negli ultimi mesi l’impianto ha avuto delle criticità” ha aggiunto il direttore di Arpa Alessandria Alberto Maffiotti “dal 2005 il problema delle schiume non si era mai verificato, è successo solo negli ultimi mesi. Cosa è cambiato? C’è qualcosa che sovraccarica l’impianto? Non è stato spiegato perché i batteri che dovevano trattare i reflui sono morti, col conseguente collassamento dell’impianto. L’importante è scoprire la causa”.
“Come abbiamo già detto il recente collettamento dei reflui del quartiere Cristo, Casalbagliano e Cabanette (dallo scorso giugno) e quelli della zona Fraschetta (da ottobre 2018) ha fatto sì che il depuratore andasse in sovraccarico del 40%“ ha ribattuto l’ingegner Righetti “ed è da ottobre 2018 che segnalavamo il sovraccarico costante di inquinanti e tensioattivi. Riguardo la mancanza di manutenzione delle vecchie vasche ricordo che mancava la paratia, un fatto che non dipende dalla nostra gestione. La Regione ha imposto di sospendere lo scarico dei reflui della Fraschetta nel Lovassina pensando che già ci fossero quattro linee in funzione nel nostro depuratore ma non era così. Solo ora l’impianto è adeguato a tutti questi collettamenti in più e la quantità dei reflui in arrivo è proporzionata alla capacità delle quattro vasche”.
“Non voglio fare polemica sul passato” ha concluso l’assessore all’Ambiente Paolo Borasio “come Comune di Alessandria vogliamo risposte in tempi brevi. C’è bisogno di lavorare tanto e Amag Reti Idriche lo sta facendo e la ringrazio. Ci aspettiamo che i cattivi odori e le schiume sul Tanaro spariscano definitivamente”.