13 Marzo 2020
19:03
Sindacati in difesa di medici e infermieri: “Grave situazione in tutti gli ospedali piemontesi”
PIEMONTE – I sindacati sono fortemente preoccupati per quanto sta accadendo nelle Aziende sanitarie regionali. In un articolato documento Fp Cgil, Fp Cisl Piemonte e Uilfpl Uil hanno denunciato “la grave situazione emergenziale causata dall’epidemia Covid19“.
Ad allarmare innanzitutto l’insufficienza dei dpi, i dispositivi di protezione individuale in tutti gli ospedali piemontesi, strumenti fondamentali per tutelare la salute e la sicurezza di tutto il personale. A questo si aggiunge “la parziale e in alcuni casi assente comunicazione al personale direttamente coinvolto delle misure precauzionali” insieme al denunciato silenzio “delle linee operative aziendali assunte” così come “degli accertamenti clinici per il personale con esito del tampone negativo, ma sintomatico”.
Le parti sociali poi lamentano “l’estrema confusione nella gestione organizzativa a livello locale delle misure preventive, sia per quanto riguarda gli accessi dell’utenza, che per quanto attiene la previsione di chiusure e aperture dei servizi con conseguente possibile riorganizzazione del personale“. Ci sarebbe poi il rischio di “interpretazioni non univoche nella gestione delle assenze del personale per effetto della chiusura dei servizi o posto in quarantena (DL 2/03/2020, art.19, comma 3) che deve, invece, trovare uniformità con il loro riconoscimento quale orario di lavoro a tutti gli effetti“. A chiudere il quadro “la mancata attivazione in alcune Aziende delle procedure necessarie per consentire, a tutto il personale che svolge attività lavorative da remoto, di poter effettuare la prestazione dal proprio domicilio in modalità agile (smart working) attraverso criteri concordati con le Organizzazioni Sindacali”.
I sindacati hanno quindi invitato l’amministrazione regionale a “impegnarsi risolutivamente e tempestivamente ad affrontare” i problemi denunciati e a esortare indicare a tutte le Aziende a sottoporre il personale sanitario venuto direttamente a contatto con pazienti o utenti positivi al Covid-19 all’esame del tampone faringeo. Nel lungo elenco di richieste figurano altre azioni come la messa in quarantena del personale negativo al test ma sintomatico.