16 Marzo 2020
18:52
La storia dell’alessandrina Teresa, scippata dal coronavirus del suo percorso studi all’estero
ALESSANDRIA – Partire per cambiare prospettive e scoprire che basta un attimo per sovvertire ogni progetto. È successo a Teresa Bona, alessandrina appena 18enne, da agosto dell’anno scorso all’estero per studiare all’estero, in un liceo sportivo della Repubblica Ceca, a České Budějovice . Il coronavirus ha stravolto anche la sua vita, in pochissime ore, senza nemmeno il tempo di rendersene conto.
Sabato 14 marzo è stata costretta a prendere l’ultimo aereo disponibile e a rientrare ad Alessandria. “In Repubblica Ceca – ha spiegato – si sono messi in moto molto presto per l’emergenza e così ci hanno fatto rientrare perché da questa notte avrebbe chiuso le frontiere per 3 mesi. Nel dubbio su quanto sarebbe accaduto dopo ci hanno fatto rientrare nei paesi di provenienza“. Teresa ha ottenuto il biglietto aereo a mezzanotte per l’ultimo volo disponibile salvo poi apprendere che anche quello era stato cancellato. “Non avevamo idea di come rientrare e quindi abbiamo chiamato l’ambasciata a Praga per avere certezze sull’effettiva cancellazione del volo. Sono stati loro a dirci, come poi è effettivamente avvenuto, che l’aereo sarebbe comunque partito“.
Teresa ha vissuto ore di apprensione, buttata improvvisamente in uno scenario inedito fino a poco tempo prima: “In Repubblica Ceca la gravità della situazione forse si sta iniziando a capire ora, ma fino a venerdì sera si pensava che il coronavirus fosse qualcosa di più dell’influenza anche perché nella mia zona non è stato registrato alcun caso“. La studentessa alessandrina si è quindi trovata catapultata in un vortice che l’ha portata via da quella che era diventata la sua seconda patria, “col tempo solo di salutare una parte della famiglia in cui mi trovavo e senza neanche poter dire nulla a tutti i gli amici incontrati durante i 7 mesi“. Uno choc anche perché “venerdì mattina avevamo avuto un incontro online con i referenti in Repubblica Ceca e avevamo chiesto se il nostro programma fosse a rischio, ricevendo solo rassicurazioni.” Poi “al pomeriggio siamo stati esortati a preparare le valigie per partire entro 24 ore“.
Al rientro in Italia Teresa ha scoperto un mondo nuovo, con “la paura della gente e un approccio completamente diverso da quello in Repubblica ceca“. Il suo ritorno in Italia ha cambiato tutto “perché il rientro non era previsto” e la giovane studentessa avrebbe dovuto recuperare il programma durante l’estate. Davanti a lei ora c’è solo “un futuro molto incerto, col dubbio di quanto potrà accadere nei prossimi anni“.