17 Marzo 2020
05:32
Coronavirus, preside scuola Balbo: “Non tutti sono connessi. Sì a mobilitazione economica”
CASALE – “Un’emergenza educativa nell’emergenza sanitaria”. Questo il titolo di una lettera aperta del dirigente scolastico Riccardo Calvo, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Cesare Balbo” di Casale Monferrato.
Premesso che in questo momento la scuola non è in grado per ragioni di profilassi del COVID-19 di garantire alcun tipo di coordinamento e di contatto per i prossimi giorni, credo però che sia opportuno notare che da giorni è molto sentita e giustamente profonda l’attenzione per la scuola e per la formazione a distanza: l’emergenza educativa nell’emergenza sanitaria è tangibile.
Constatiamo, però, che una parte degli alunni afferenti alla nostra scuola, oltre ad avere in molti casi problemi di connettività, lamenta difficoltà economiche e materiali per l’acquisto di strumentazioni informatiche e di forniture digitali (come le connessioni dati) minime e sufficienti per la fruizione delle lezioni virtuali.
Il nostro personale ha fatto di tutto, smontando l’impossibile pur di dare ai ragazzi ogni materiale non indispensabile alla scuola e per sopperire alla mancanza di tecnologia da parte degli alunni.
In considerazione del lungo periodo che si presume che le scuole debbano ancora passare gestendo forme di educazione a distanza, siamo convinti che si debba fare un salto di qualità per far sentire le famiglie e i ragazzi “connessi” alla scuola prima che alla rete e per non aumentare il differenziale sociale. Non bisogna accentuare l’allontanamento tra fasce reddituali e la forbice di disagio sociale: siamo spaventati dal rischio che, tornati alla normalità didattica, si vede che è aumentato lo scarto tra le diverse fasce già all’interno della scuola, in un contesto – parliamo almeno per questa nostra scuola – che già è molto variegato per distanza reddituale e per varietà di contesti geografici che condizionano già in situazioni ordinarie. Ripeteva don Milani che non c’è disuguaglianza più grande che fare parti uguali tra chi parte da distanze diverse.
Non abbiamo di certo la pretesa di trovare soluzioni facili a problemi complessi, specie in questo momento di gravissima crisi per il Monferrato: alla scuola e alle scuole, però, servirebbe qualcosa di analogo alla mobilitazione, anche economica, che si sta manifestando nei confronti della sanità con l’acquisto di pacchetti di connessione dati e/o di tecnologia già cantierabile nell’immediato o per la distribuzione nelle forme di legge.
Occorrerebbe far avere questi materiali (compresa la connettività) a tutti gli studenti in bisogno con forme di prestito d’uso con le modalità di legge e con l’interessamento immediato anche della Protezione civile, in tempi utili per la partita di quest’anno che speriamo sia vinta al più presto.
L’obiettivo è una didattica a distanza cantierabile nell’immediato e che possa durare anche oltre il 3 aprile.
Riteniamo che ognuno nel proprio ambito – genitore, filantropo, semplice cittadino – dotato di mezzi, si possa mettere in comunicazione (per telefono: 0142/417707, per mail:alis009005@istruzione.it) con noi per manifestare la propria disponibilità, ripetendo che nessuna azione potrà essere svolta se non con tutte le cautele e le attenzioni previste.
Siamo in una situazione emergenziale tale che non consente alle scuole di poter fare nulla di diretto e di “pratico” con gli alunni: riteniamo, però, che sia giusto ribadire che gli studenti in difficoltà debbano poter avere un supporto materiale e forme di aiuto concreto con la donazione di apparecchiature adatte e fruibili per la partecipazione alla formazione da casa.