Autore Redazione
martedì
17 Marzo 2020
18:52
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Cronaca - Alessandria

Coronavirus, Vincenzo Coccolo: “Metto a disposizione del Piemonte la mia esperienza”

Coronavirus, Vincenzo Coccolo: “Metto a disposizione del Piemonte la mia esperienza”

PIEMONTE – Vincenzo Coccolo è a tutti gli effetti il commissario straordinario per il coronavirus in Piemonte. Il suo nome era stato fatto nella giornata di lunedì 16 marzo, mentre oggi è avvenuta la sua presentazione durante una conferenza stampa a palazzo Lascaris. Coccolo, già direttore della Protezione Civile del Piemonte e dell’Arpa, è stato chiamato per gestire questa emergenza a livello regionale. A introdurre la presentazione è stato il governatore Alberto Cirio che ha tracciato il profilo di Vincenzo Coccolo confermando anche Mario Raviolo a capo dell’Unità di crisi regionale.

Voglio ringraziare la Regione che mi ha chiamato affidandomi un ruolo così importante. Reputo che ogni cittadino debba mettere a servizio di questa causa la propria esperienza e le proprie capacità“, ha detto Coccolo. Per poi aggiungere come l’Italia si trovi davanti a “un’emergenza epocale ben diversa da quelle idrogeologiche e umanitarie che sin qui abbiamo gestito“. Il nuovo commissario straordinario per la gestione del coronavirus ha dichiarato di volere mettere a disposizione della comunità piemontese la mia esperienza e le mie capacità in un contesto di grande criticità come questa

Va anche detto che per Coccolo il “sistema Piemonte sta rispondendo alla grande a questa emergenza avendo al suo interno tutte le capacità e gli anticorpi per superare queste difficoltà. Il mio compito sarà di portare a sistema tutte queste risorse insite nel Piemonte per combattere al meglio questa battaglia“. Sulla Protezione Civile “devo dire che qui non c’è da inventare nulla ma solo organizzare e far rendere al meglio le enormi potenzialità che la nostra Protezione Civile ha acquisito negli anni“. In conclusione una battuta: “Scusate i miei modi sbrigativi ma io sono qui per lavorare. Il commissario non deve parlare ma deve solo lavorare“.

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