19 Marzo 2020
09:58
La clinica Città di Alessandria diventa un Covid-19 Hospital
ALESSANDRIA – Alessandria avrà il suo Covid-19 Hospital. L’Asl, con il benestare dell’Unità di Crisi Regionale, ha infatti raggiunto l’accordo con il Policlinico di Monza per l’apertura in città di un ospedale dedicato ai pazienti positivi da coronavirus in una struttura privata. A svolgere questo ruolo sarà la clinica Città di Alessandria che metterà a disposizione 14 posti letto di terapia intensiva, 19 di terapia sub-intensiva, 25 a bassa intensità. Ulteriori 30 letti saranno attivati successivamente. Come per tutti i Covid-19 Hospital, i ricoveri saranno gestiti dall’Unità di Crisi Regionale di Torino.
“Città di Alessandria si integra col Tortona Covid-19 Hospital per gestire l’emergenza sanitaria che stiamo affrontando. Apprezziamo vivamente la disponibilità del Gruppo Policlinico di Monza che in questa fase critica offre il suo concreto sostegno attraverso le strutture operative nella nostra città“, ha detto Luigi Vercellino, direttore amministrativo della Asl Al.
Questa sinergia è stata fatta per “decongestionare l’Ospedale di Tortona e arginare la crescente richiesta di ricoveri, dopo Pinna Pintor a Torino, abbiamo deciso di mettere a disposizione della sanità pubblica la nostra clinica più grande e meglio attrezzata, sospendendo l’attività programmata e destinandola totalmente ai pazienti affetti da Covid 19“, ha detto invece Giancarlo Perla, direttore generale del Policlinico di Monza.
Parallelamente la Clinica Salus, anch’essa di proprietà del Gruppo Policlinico di Monza, si occuperà di casi di area medica no Covid.
L’Asl di Alessandria ha ringraziato il dottor De Salvo, presidente del Gruppo Policlinico di Monza e il direttore dottor Perla per la disponibilità e la collaborazione dimostrata in questo momento di crisi. “Per decongestionare l’ospedale di Tortona e arginare la crescente richiesta di ricoveri per pazienti Covid gli ospedali privati del gruppo sono a disposizione della sanità pubblica per gestire l’emergenza” ha detto proprio il dottor Perla.