Autore Redazione
giovedì
22 Gennaio 2015
00:00
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Cronaca

L’agriturismo La Sereta dice “no” agli operai  del Terzo Valico per tenere fede al suo “no” all’opera  

L’agriturismo La Sereta dice “no” agli operai  del Terzo Valico per tenere fede al suo “no” all’opera  

FRACONALTO – Hanno detto “no” un significativo guadagno per tenere fede a un altro “no”, quello  nei confronti  del Terzo Valico. Roberto Pisani e Barbara Coscia, titolari dell’agriturismo La Sereta di Tegli (Fraconalto) hanno scelto di rifiutare l’ospitalità ad alcuni operai impegnati nel cantiere dell’Alta Velocità e rinunciare così a un’entrata certa per 5 giorni a settimana per i prossimi 6 mesi. Il motivo: rimanere coerenti alla propria posizione rispetto a un’opera che secondo i due imprenditori rovinerà i posti bellissimi dove ogni giorno vivono e lavorano. “Non intendiamo ospitare lavoratori legati al Terzo Valico per una questione di coerenza – ha spiegato Roberto Pisani – nonostante un’offerta del genere in un periodo di crisi sarebbe stata di aiuto. Qui nelle zone interessate dai lavori e dai sopralluoghi è inevitabile prendere una posizione e noi ci schieriamo dalla parte del “no”. Abbiamo partecipato numerose volte alle contestazioni e ai blocchi in quanto riteniamo che il Terzo Valico vada a rovinare i posti bellissimi in cui viviamo e facciamo impresa e nel tempo abbiamo maturato la convinzione che esistano strade alternative, anche per i costi, come il potenziamento delle linee ferroviarie”. “Siamo consapevoli di subire una perdita nel breve periodo –  ha aggiunto  Pisani –  ma siamo certi che avremmo una perdita maggiore con la realizzazione del Valico. Abbiamo puntato tutto sull’ambiente e vogliamo in questo modo dare un segnale concreto relativo al nostro pensiero, anche se questo significa resistere alle mancate opportunità economiche imminenti”.

Qual è stata la risposta dei colleghi ristoratori e titolati di agriturismi in zona? “Nelle immediate vicinanze, qualcuno è stato contento di potere sfruttare l’opportunità di guadagno che noi abbiamo lasciato – ha ironizzato Pisani -, ma fuori area molti altri si sono dimostrati solidali e avrebbero fatto lo stesso”.  La presa di posizione dell’agriturismo La Sereta è stata lodata dal direttore provinciale Cia, Carlo Ricagni:la questione del Terzo Valico è molto complessa da analizzare  e diventa difficile capire “da che parte stare”, in una situazione che deve contemplare equilibri diversi e contrappone problemi e interessi differenti. La presa di posizione dell’agriturismo La Sereta è comunque ammirevole nella sua determinazione, per la coerenza mantenuta anche a discapito di interessi economici e per la dedizione dimostrata al territorio e all’attività imprenditoriale caratterizzata nel tempo”.

 

 

 

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