1 Aprile 2020
09:57
Ai medici di famiglia mascherine inutili. La categoria costretta ad arrangiarsi da sola
ALESSANDRIA – Un altro paradosso in provincia di Alessandria sul fronte sanitario. Lo denuncia il Presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri, Mauro Cappelletti. Questa mattina infatti la Croce Rossa, in accordo con l’associazione, avrebbe dovuto distribuire ai medici di famiglia 3mila mascherine ffp2 arrivate dal Ministero della Salute e garantire così di raggiungere in sicurezza i pazienti. Invece, ieri pomeriggio, l’amara sorpresa. Sui pacchi contenenti i dispositivi la dicitura era differente rispetto alle disposizioni ministeriali. In sostanza le tanto attese mascherine erano inadatte.
Comprensibilmente profonda la delusione dei medici di famiglia che ora “stanno cercando di recuperare privatamente i sistemi di protezione sebbene sia assurdo che dal 21 febbraio a oggi ogni professionista abbia ricevuto soltanto 4-5 mascherine“. Mauro Cappelletti sottolinea l’errore di fondo in questa operazione che “testimonia ancora una volta come da anni non si dia importanza al territorio“. Secondo il Presidente una maggiore attenzione nei confronti dei medici di famiglia, della guardia medica e del 118 avrebbe aiutato tutti, in primis gli ospedali, “favorendone il lavoro“. Intanto rimane l’emergenza con i medici costretti ad arrangiarsi da soli, confidando nell’aiuto promesso dai Lions disponibili a far recapitare nuovi dispositivi di protezione adatti all’assistenza dei pazienti. “Questa situazione – conclude Cappelletti – ci espone infatti a due rischi: oltre al pericolo di contrazione del virus da parte dei medici c’è l’altra faccia della medaglia e cioè il rischio che i professionisti possano diventare vettori della malattia”.