Autore Redazione
giovedì
2 Aprile 2020
15:09
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria richieste per buoni spesa da lunedì. “Utilizzabili anche nei piccoli negozi”

Ad Alessandria richieste per buoni spesa da lunedì. “Utilizzabili anche nei piccoli negozi”

ALESSANDRIA – Scatterà da lunedì 6 aprile e durerà fino a mercoledì 8 aprile il periodo in cui, ad Alessandria, si potrà fare richiesta al Cissaca dei buoni spesa destinati alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus.

Il modello di autocertificazione per la richiesta sarà presente, al più presto, sul sito del Comune di Alessandria e sul sito del Cissaca. L’autocertificazione deve essere inviata via e-mail a buonispesa@cissaca.it

“Il Cissaca sarà collettore delle autocertificazioni, da inviare online per evitare assembramenti” ha detto il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di RevigliascoSi potrà mandare il modulo compilato via mail. Per chi non può c’è il numero 0131/229711, contattabile dal lunedì al venerdì”.

Questi gli orari: lunedì, martedì e giovedì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 16,30; mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 14.

“In questi giorni abbiamo deciso come riuscire a individuare la platea di beneficiari” ha detto il sindaco “si tratta di una nuova fascia di povertà, rispetto a coloro che già beneficiano di aiuti, contributi e forme di sostegno”.

Questi i requisiti: avere un patrimonio inferiore a 6 mila euro, 10 mila se si è una famiglia, non avere beni immobili oltre la prima casa, non aver percepito reddito familiare lordo oltre a una certa soglia, calcolato sulla base della retribuzione lorda al netto dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti e come reddito netto dell’attività, determinato per cassa per i lavoratori autonomi (tale soglia di reddito è calcolata sulla base della soglia di povertà ISTAT per i Comuni del Nord con popolazione tra 50 mila e 250 mila abitanti).

L’importo del contributo erogabile tramite buoni spesa sarà calcolato utilizzando la scala di equivalenza ISEE, sulla base di un contributo settimanale di 50, euro a persona come indicato in tabella:

Numero componenti Reddito massimo Scala

equivalenza

ISEE

Importo buono settimanale Importo

buono settimanale arrotondato

1 2.385,00 1 50,00 50,00
2 3.321,00 1,57 78,75 75,00
3 4.200,00 2,04 102,00 100,00
4 5.085,00 2,46 123,00 125,00
5+ 5.889,00 2,85 142,50 150,00

L’importo indicato sarà integrato di 25 euro nel caso di presenza di figli under 3 o di soggetti minorenni con allergie alimentari, come ad esempio i celiaci.

A breve specificheremo dove e come saranno erogati i buoni” ha precisato il sindaco Cuttica “li produrremo noi come Comune per far sì che possano essere utilizzati anche in tutti gli esercizi commerciali di vicinato”.

Gli esercizi commerciali che intendono dare la loro disponibilità alla fornitura di cibo devono fare domanda all’ufficio Protocollo dell’Ente via PEC all’indirizzo comunedialessandria@legalmail.it e, contestualmente, via e-mail all’indirizzo covid19@comune.alessandria.it

Il modello di domanda sarà reperibile (insieme all’avviso Integrale) sul sito del Comune di Alessandria e potrà essere inviata senza scadenze temporali. Sul sito internet e sulla pagina Fb istituzionali sarà pubblicato l’elenco aggiornato degli esercizi aderenti.

Il Governo ha erogato al Comune di Alessandria circa 490 mila euro. Non è molto, basteranno per circa due settimane” ha aggiunto il primo cittadino di Alessandria “Basti pensare che la nostra amministrazione spende ogni anno 3.9 milioni di euro per il comparto sociale” ha detto il sindaco Cuttica che ha poi ipotizzato le cifre che, all’incirca, si potranno ricevere.

50 euro se una persona vive da sola, 75 euro in due, 100 euro in tre, circa 150 euro per una famiglia composta da cinque membri. Ci rendiamo conto che non è tantissimo ma facciamo fuoco con la legna che abbiamo. Non escludiamo di trovare altre risorse visto che abbiamo già messo in moto un conto corrente del Comune di Alessandria: le imprese che volessero donare e fare beneficenza sappiano che i fondi sarebbero interamente destinati proprio a chi è in difficoltà”. 

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