6 Aprile 2020
10:15
Non rispettano disposizioni anti-coronavirus: a Casale 8 persone e un ristorante denunciati
CASALE MONFERRATO – Continuano senza sosta i controlli della Polizia Locale a Casale Monferrato. Gli agenti sono impegnati a far rispettare le disposizioni emanate per il contenimento del contagio da Covid-19. Nelle ultime due settimane sono state controllate 425 persone e 40 attività. Di queste otto cittadini sono stati denunciati ed è stata riscontrata una violazione a carico di un esercizio di ristorazione che non aveva sospeso l’attività nel punto vendita e per cui ne è stata disposta l’immediata cessazione.
Per tutta la settimana scorsa il Nucleo di prossimità, composto dagli agenti di quartiere, ha coadiuvato l’attività del Nucleo Comunale Volontari Protezione Civile nella capillare distribuzione delle mascherine chirurgiche a casa degli ultra 65enni, nonché di quelli affetti da gravi patologie sanitarie. “La presenza degli operatori della Polizia Locale a fianco dei volontari della Protezione Civile ha l’obiettivo di dare una garanzia in più di sicurezza alla popolazione casalese, prevenendo attività delittuose da parte di soggetti che potrebbero approfittare della situazione, fingendosi, per esempio, operatori sociali“, ha spiegato il sindaco Federico Riboldi.
Un’attività intensa e importante come ha sottolineato anche il comandante facente funzione della Polizia Municipale, Vittorio Pugno: “In questa fase di gestione dell’emergenza stiamo operando su due livelli: uno di polizia, inerente l’attività di controllo per il rispetto delle misure urgenti adottate per la gestione dell’emergenza epidemiologica, l’altro nell’ambito delle funzioni di protezione civile con la predisposizione e l’attuazione coordinata con il Nucleo comunale degli interventi in ausilio alla popolazione e, in particolare, alle fasce più deboli“. Pugno ha anche aggiunto che “Nel corso dell’attività di controllo abbiamo, purtroppo, avuto modo di verificare che la gravità della situazione non è ancora correttamente percepita, trovandoci a volte di fronte a dissimulazioni artificiose di condotte non conformi“.
Un aspetto, questo, che non piace al sindaco Riboldi: “Occorre ribadire che la finalità dei divieti e delle limitazioni imposti dalle disposizioni sono finalizzate all’esigenza di prevenire e ridurre la propagazione del contagio, per permettere, quanto prima, una graduale ripresa dell’attività economica e della quotidianità sociale: il rilevante sforzo messo in campo risulterà però vanificato senza la puntuale adesione e collaborazione della comunità. Restate a casa e, vedrete, che andrà tutto bene!“