7 Aprile 2020
14:20
Ecco le misure della Cia per sostenere le aziende del comparto vino in ginocchio per il coronavirus
PIEMONTE – La Cia Piemonte ha studiato alcune misure da prendere per sostenere le aziende del comparto vino messe a rischio dall’emergenza coronavirus.
L’associazione agricola propone l’aumento dal 15% al 30% dei tagli migliorativi. In particolare la legge prevede che si possano fare dei “tagli di annata” mettendo nella stagione attuale una percentuale di vino nell’annata precedente (che risolve le giacenze passate). Tra i suggerimenti anche la vendemmia verde facoltativa, ossia le operazioni di diradamento per diminuire le rese dei vigneti. Cia chiede l’attivazione di questo strumento per alleggerire la produzione 2020 che avrà un deficit di mercato. Con domande presentate nel mese di maggio/giugno, le aziende possono percepire un contributo regionale o nazionale che vada a compensazione del reddito, in modo da garantire il reddito dell’anno precedente. L’associazione agricola suggerisce anche la distillazione facoltativa adottata in bassa percentuale ed anche per piccole quantità in modo da poter essere utilizzata dalle piccole-medie aziende. La situazione si configura quando si ha un prodotto giacente in cantina che difficilmente sarà venduto sul mercato. L’intervento di sostegno prevede di portare in distillazione una parte di produzione, percependo un contributo, per la produzione di alcool per altri scopi rispetto all’alimentare (fine sanitario, ad esempio).
Un’altra misura riguarda la possibilità di utilizzare misure di contribuzione pubblica per investimenti in materiali e attrezzature, per aumentare lo stoccaggio di piccole e medie imprese, anche al fine di trattenere la mancata vendita del vino, eseguita con domande da trasmettere e chiudere in modo veloce, entro sei mesi dalla presentazione della stessa. La confederazione ritiene inoltre necessario lavorare sin da questo momento ad accordi commerciali tra Stati, specie con i mercati asiatici, per avere nuovi sbocchi alternativi all’esportazione e scongiurare l’introduzione di eventuali dazi, di protezione di ciascun mercato interno, al riavvio del mercato globale. Infine Cia chiede una linea veloce di accesso al credito e non costosa per le aziende, con garanzie fornite dallo Stato e basato su percentuali di perdita del fatturato basato sull’anno precedente; sarebbe uno strumento da utilizzare per sopperire alla poca liquidità e finalizzato al pagamento di fornitori e dipendenti. Il documento, elaborato e condiviso dai presidenti provinciali Cia del Piemonte, sarà trasmesso alla Regione e all’Assessorato all’Agricoltura di Marco Protopapa.