Autore Redazione
giovedì
9 Aprile 2020
05:56
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Cronaca - Alessandria

Icardi: “Nelle rsa focolai covid casuali o nati per mancata applicazione misure prevenzione”

Icardi: “Nelle rsa focolai covid casuali o nati per mancata applicazione misure prevenzione”

PIEMONTE – L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi ha difeso l’operato dell’Unità di Crisi regionale rispetto alle considerazione degli Ordini dei Medici del Piemonte, in particolare riguardo alle morti nelle case di riposo che, è stato sottolineato dall’ordine dei Medici, “si sarebbero potute evitate”.

Una affermazione forte, è scorretto imputarle alla nostra gestione” ha sottolineato l’esponente della Giunta Cirio “molte delle circa 700 residenze per anziani del Piemonte sono in sicurezza perché sono state adottate tutte le misure di prevenzione, rese obbligatorie dal 20 febbraio. Alcune strutture, però, non le hanno applicate bene. La causa dei focolai che si sono sviluppati all’interno di alcune strutture è da imputarsi o alla mancata applicazione di queste misure o alla casualità. Su questi focolai stiamo intervenendo”. 

“Già prima dell’evolversi di questa crisi” ha aggiunto Icardi era stato ordinato alle Rsa di fare un tampone a tutti gli ospiti e a tutto il personale anche solo nel caso di una positività emersa. Questo era già un obbligo cogente. L’assessorato alla Sanità aveva emanato delle disposizioni con delle linee guida su come procedere nel trattare casi covid, in aggiunta alle linee guida che già le strutture dovevano avere, rispetto a come procedere all’isolamento e all’ospedalizzazione. Ricordo che le rsa sono strutture di diritto privato, sono indipendenti, hanno una loro direzione amministrativa e sanitaria e devono già rispettare delle procedure contenimento per malattie infettive. Come ho già detto prima, noi abbiamo aggiunto ai loro piani anche delle ulteriori linee guida, dei consigli, su come gestire questa crisi. Abbiamo creato una task force di medici e infermieri a supporto di quelle strutture col personale era decimato. Abbiamo fatto un bando per cercare nuovo personale. Il nostro sistema sanitario le sostiene in questi momenti di crisi ma in generale non può farsene carico. Noi come Regione abbiamo dato loro tutto il sostegno possibile, procedendo anche a fare i tamponi a tutti”. 

Significative le affermazioni di Icardi anche rispetto alla accusa dell’Ordine dei Medici di essersi concentrati solo sugli ospedali, a scapito del territorio. “Oggi abbiamo 3.7 posti letto ogni mille abitanti, un drammatico errore. Sono d’accordo sul fatto che negli ultimi 20 anni si è smantellata la rete territoriale di assistenza, la domiciliarietà. Manca una prima linea di contenimento, formata solo dai medici di base, dalle guardie mediche e dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl ma tutto questo non basta, queste figure sono insufficienti. Il tema del futuro sarà anche una ricostruzione efficace della rete territoriale, dopo questo smantellamento progressivo che ha determinato questa debolezza sul territorio”. 

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