9 Aprile 2020
07:05
“A messa no, a far la spesa sì”: Filcams denuncia il paradosso e invita la Regione a chiudere i supermercati a Pasqua
PIEMONTE – A messa no a far la spesa sì. Questo il paradosso sollevato dalla Filcams Cgil Piemonte che torna a chiedere la chiusura dei supermercati nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Il sindacato invita la Regione a guardare altre realtà simili che hanno scelto di far riposare i lavoratori oltre che tutelare i cittadini.
“Al Presidente della Regione chiediamo: Le sembra logico aver fatto una ordinanza il 4 di aprile senza porsi, nemmeno nell’imminenza della Pasqua, il problema dell’apertura nei festivi dei supermercati? La Regione Piemonte non ha preso in considerazione le ragioni motivate della richiesta unitaria delle organizzazioni sindacali e non ha nemmeno valutato il fatto che già da settimane in metà delle altre Regioni i supermercati sono chiusi i festivi e la domenica ed anche in Piemonte molti Supermercati, i più attenti alle condizioni dei dipendenti e dei clienti hanno responsabilmente deciso di chiudere. Secondo noi la Regione Piemonte farebbe meglio a guardare meno alla Lombardia e più al Veneto dove i negozi sono stati chiusi le domeniche e con la recente ordinanza anche il lunedì dell’Angelo e forse farebbe meglio a guardare a quelle esperienze non solo per la regolamentazione nel commercio, visto i risultati sulla diffusione dei contagi. Le lavoratrici e i lavoratori del commercio vivono da settimane in sofferenza non solo per l’esposizione ai rischi da contagio ma anche per le condizioni e i turni di lavoro massacranti”.
La Filcams ritiene siano stati sottovalutati i “rischi cui le lavoratrici e i lavoratori sono sottoposti e la mancanza della necessaria attenzione ai bisogni delle persone.
Pensiamo che una razionalizzazione degli orari omogenea su tutto il territorio e la chiusura domenicale e festiva dei supermercati non comprometta in alcun modo gli approvvigionamenti alimentari delle famiglie, ma al contrario favorisca il contenimento dei rischi per cittadini e lavoratori e riconosca un giusto riposo alle persone.
Presidente Cirio è ancora in tempo per prendere una decisione giusta”.