Autore Redazione
giovedì
9 Aprile 2020
10:13
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Cronaca - Alessandria

Sindacati metalmeccanici: “Sanificazioni e tutele garantite prima di ripartire”

Sindacati metalmeccanici: “Sanificazioni e tutele garantite prima di ripartire”

ALESSANDRIA – Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm Uil di Alessandria hanno avviato un metodo di consultazioni on-line sulle richieste di avvio delle procedure di Cassa integrazione ordinaria che hanno interessato oltre 7.500 lavoratori Metalmeccanici della provincia di Alessandria, oltre a quelle relative alla Cassa In deroga ed al Fondo di Integrazione Salariale per il settore Artigiano. Questo perché diverse aziende del comparto non hanno mai chiuso il loro codice Ateco rientrato nel Decreto Ministeriale mentre una decina di realtà produttive hanno presentato l’autocertificazione al Prefetto di Alessandria per ottenere la deroga. Questo ha portato che una parte del settore, ad esempio quello Orafo di Valenza è ad oggi fermo e non sta producendo, mentre altre realtà lavorano anche se non a pieno organico in quanto collegate al settore Alimentare o Medicale.

I Sindacati dei metalmeccanici hanno chiesto nella consultazioni sindacali delle CIGO l’erogazione dell’anticipo a carico dell’azienda e la rotazione delle maestranze in presenza di fungibilità professionale in prospettiva di una ripartenza o nelle aziende dove l’attività è proseguita a ranghi ridotti, ma non tutte le aziende hanno dato disponibilità, pertanto dove il pagamento avverrà direttamente dall’Inps i lavoratori potranno chiedere l’anticipo nelle banche che hanno aderito all’accordo sottoscritto a livello nazionale da Cgill Cisl e Uil o attendere il pagamento diretto da parte dell’Inps.

Sempre più pressanti sono da parte delle aziende, comprese le realtà metalmeccaniche, le richieste di riprendere la produzione, nonostante Alessandria sia la provincia più colpita dal virus sia purtroppo come morti sia come contagiati. Fim, Fiom e Uilm stanno coordinando le Rsu e gli Rls nei luoghi di lavoro affinché vengano costituiti i Comitati per l’applicazione del protocollo sanitario sottoscritto a livello nazionale che
hanno il compito di vigilare e controllare che in tutti gli stabilimenti vengano distribuiti i dispositivi di sicurezza, vengano effettuate le sanificazioni e si eviti assembramenti anche dentro gli spogliatoi o le mense. Questo sarà l’impegno più grande che dovranno affrontare le Rsu e Rls dentro i luoghi di lavoro nel momento in cui ci sarà la ripartenza.

Abbiamo segnalazione di lavoratori in alcune aziende metalmeccaniche positivi al virus, altri in quarantena, ma quanti asintomatici positivi ci possono essere non è dato sapere visto che i tamponi non vengono fatti, a volte nemmeno a chi presenta qualche sintomo, pertanto riteniamo necessaria massima cautela e mascherine per tutti al rientro al lavoro, per evitare che i luoghi di lavoro diventino luoghi di contagio“, spiegano i sindacati. “La situazione che preoccupa maggiormente sono le aziende dove non è presente il sindacato, spesso riceviamo segnalazione da parte di lavoratori che denunciano la mancata applicazione delle condizioni di sicurezza e lì l’unica cosa che possiamo fare è chiedere l’intervento degli enti ispettivi“, aggiungono.

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