Autore Redazione
venerdì
17 Aprile 2020
14:54
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Cronaca - Alessandria

Da Regione Piemonte 7 milioni per le Micro Piccole e Medie Imprese e gli autonomi

Da Regione Piemonte 7 milioni per le Micro Piccole e Medie Imprese e gli autonomi

TORINO – La Regione Piemonte viene in aiuto delle Micro Piccole e Medie Imprese oltre che ai lavoratori autonomi piemontesi. Lo fa con l’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità. L’obiettivo è quello di favorire e sostenere l’accesso al credito delle MPMI e dei lavoratori autonomi piemontesi, mediante la concessione di contributi a fondo perduto che consentano ai soggetti beneficiari dei finanziamenti finalizzati ad esigenze di liquidità di far fronte agli oneri connessi al credito e, in via generale, di sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e degli intermediari abilitati alla concessione del credito.

La dotazione iniziale della misura, approvata oggi dalla Giunta Regionale, ammonta a 7.319.150 euro di cui tre milioni, derivanti dal Fondo per la nascita e lo sviluppo di iniziative di lavoro autonomo e di creazione d’impresa, destinati ai lavoratori autonomi. La misura supporta l’accesso al credito delle MPMI e dei lavoratori autonomi, consentendo di far fronte agli oneri che i soggetti beneficiari sostengono per ottenere finanziamenti a fronte di esigenze di liquidità connesse all’attività di impresa e di lavoro autonomo. I beneficiari sono: le MPMI aventi sede legale o almeno una sede operativa in Piemonte e appartenenti a tutti i settori ammissibili ai sensi del Regolamento Ue e i lavoratori autonomi con sede operativa fissa in Piemonte, operanti nei settori ammissibili previsti dal predetto Regolamento. Sono ammessi alle agevolazioni i soggetti che dimostrano un calo del fatturato,nel bimestre marzo/aprile 2020, pari o superiore al 30% rispetto allo stesso bimestre del 2019.

La Regione, con questa misura, si dimostra vicino ai lavoratori autonomi, la categoria che, più di ogni altra, è stata bistrattata dai recenti provvedimenti del Governo che ha concesso loro soltanto un “una tantum” di 600 euro, meno di quanto viene percepito con il reddito di cittadinanza“, ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino. “Non è più possibile considerare gli autonomi come lavoratori di serie B. Noi non lo abbiamo mai fatto e riteniamo che questo possa rappresentare un passo importante per dare una mano concreta a centinaia di professionisti e lavoratori“. Un pensiero sostenuto anche da Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive: “Dobbiamo cominciare a dare risposte concrete alle esigenze di chi quotidianamente si mette in gioco attraverso il proprio lavoro. Il Piemonte ha al suo interno i giusti anticorpi per risollevarsi, ma lo saprà fare se tutti insieme agiremo da squadra coesa con un obiettivo ben definito. Questo aiuto serve proprio per dare un sostegno per l’ottenimento di finanziamenti bancari per coloro che cercano di guardare oltre l’orizzonte di questa crisi“.

A concludere la spiegazione ci pensa l’assessore regionale al Commercio, Vittoria Poggio: “Si tratta di una misura importante che va a sostenere anche le centinaia di commercianti che stanno stringendo i denti e che non hanno, in molti casi, la certezza di avere la forza, quando verranno allentate le misure di contenimento e di distanziamento sociale, di rialzare le serrande. Il commercio rappresenta e ha sempre rappresentato una vera e propria spina dorsale dell’economia piemontese e italiana ed è giusto che la Regione sia al fianco degli imprenditori“.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto entro i seguenti massimali:

– euro 2.500 di contributo massimo erogabile per singola impresa o lavoratore autonomo, per i finanziamenti di importo inferiore a 50.000 euro;

– euro 5.000 di contributo massimo erogabile per singola impresa o lavoratore autonomo, per i finanziamenti di importo compreso 50.000 e 100.000 euro;

– euro 7.500 di contributo massimo erogabile per singola impresa (esclusi quindi i lavoratori autonomi), per i finanziamenti di importo superiore a 100.000 euro.

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