Autore Redazione
sabato
18 Aprile 2020
01:51
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Cronaca - Valenza

Il distretto dell’oro e il coronavirus: “Futuro indecifrabile ma di certo cambierà il modo di lavorare”

Il distretto dell’oro e il coronavirus: “Futuro indecifrabile ma di certo cambierà il modo di lavorare”

VALENZA – “Nessuno può sapere quando si aprirà ma siamo preoccupati“. Maurizio Cantello responsabile Fiom a Valenza spiega così l’attesa del mondo orafo. “Le aziende hanno chiesto tutte le nove settimane di cassa integrazione per capire poi cosa succederà” e al momento c’è una incertezza che “coinvolge in primis le aziende con il rischio di avere problemi di carattere occupazionale“. Cantello non nasconde la propria preoccupazione e quella del sindacato per uno scenario tutto da decifrare: “Ci sono progetti importanti di espansione da parte di grandi marche ma ora è da capire cosa succederà in futuro e dovremo aprire un tavolo per ragionare su questo“. Un rammarico forte dopo che il distretto era riuscito a trovare finalmente un momento florido fino all’arrivo devastante del coronavirus “che rischia di mettere in discussione tutto sia dal punto di vista delle tempistiche che dei contenuti”.

Di certo c’è che il modo di lavorare cambierà con differenze a seconda del luogo perché “se per le aziende più grosse i problemi potranno essere minori, scaglionando maggiormente i turni e riducendo le presenze, nelle situazioni in cui gli spazi sono ridotti, come in realtà medio-piccole, occorrerà di attivare una azione particolare per gestire l’emergenza“. Sicuramente, continua Maurizio, “cambierà tutto sul fronte lavorativo e a porsi questo problema sono in primis le aziende che ora scrutano un futuro al momento ancora imponderabile”.

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