Autore Redazione
lunedì
20 Aprile 2020
16:29
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Cronaca - Casale Monferrato

Associazione softair dopo il finto ordigno a Camagna: “D’ora in poi marchieremo i materiali”

Associazione softair dopo il finto ordigno a Camagna: “D’ora in poi marchieremo i materiali”

CAMAGNA – Il Presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Arcadi P.M.C. Softair di Casale Monferrato Christian Ruiu si è scusato con la comunità di Camagna e con le forze dell’ordine per il ritrovamento di un finto ordigno bellico avvenuto lunedì scorso in un casolare abbandonato nel Comune di Camagna che, in un primo momento, aveva allarmato un passante che lo aveva ritrovato.

Immediato l’intervento dei Carabinieri di Casale e, successivamente, degli artificieri della Polizia di Torino, era stato escluso ogni rischio e ricostruita la verità: si trattava di un oggetto utilizzato per i combattimenti simulati nei boschi. 

“Non voglio intervenire per accampare inutili scuse o attaccare qualcuno per i toni o parole usati nei nostri riguardi, ma semplicemente per chiarire meglio la posizione dell’Associazione che rappresento e, più in generale, dell’ambiente del Softair” ha sottolineato il presidente Ruiu.

Sono mortificato per quanto occorso e mai avremmo voluto o anche solo pensato di generare tutti questi problemi. Mi sono scusato immediatamente a nome di tutti i membri dell’Associazione con il Sindaco Scagliotti di Camagna e con il Maresciallo dei Carabinieri di Vignale, che mi hanno rintracciato con facilità per “risolvere” tempestivamente l’allarme, poiché operiamo sul suolo del Comune dal 2016 e abbiamo sempre fatto a loro preventiva richiesta per ogni nostra iniziativa. Abbiamo preso accordi con il Comune di Camagna già cinque anni fa, Comune con il quale abbiamo sottoscritto una convenzione che ci vede anche come “garanti” della natura boschiva locale. Convenzione confermata e prolungata per altre due volte (compresa l’attuale per 2020/2021, confermata anche dopo quanto accaduto”.

Sono anni che ci prodighiamo nel mantenere pulite le zone che ci concedono, informando costantemente il Comune della presenza di eventuali pericoli, pulendo e mappando i sentieri, segnalando l’abbandono di materiali insoliti. Operiamo utilizzando pallini biodegradabili certificati (non quelli con la vernice), svolgiamo attività di orienteering tattico , navigazione libera con GPS, mappe e bussola. La nostra Federazione ci garantisce una serie di polizze assicurative che ci permettono di coprire al 100% ogni evenienza”.

Questa volta, purtroppo, avevamo perso il simulacro di un ordigno giocattolo (che normalmente utilizziamo per inscenare le nostre giocate nella maniera più realistica possibile) probabilmente in uno degli ultimi ritrovi prima del blocco totale delle attività sportive per l’emergenza coronavirus e non riuscendo, a causa dello stesso, a svolgere i nostri allenamenti non ci è più stato possibile ritrovare il finto dispositivo”.

Ci siamo accordati immediatamente dopo l’accaduto con le Forze dell’Ordine in merito ad un modo per evitare che possa accadere nuovamente” ha concluso il presidente Ruiu “ci impegneremo a “marchiare” ogni nostra attrezzatura ludica in modo da chiarirne facilmente la vera natura di “giocattolo”. Ogni nostra attrezzatura sportiva verrà etichettata in modo chiaro e ben visibile, con altrettanti chiari dati della società e numeri di telefono dei responsabili. Speriamo ma soprattutto ci impegniamo ad evitare che accadano altri episodi analoghi, sforzandoci di continuare con la nostra attività nel pieno rispetto della Comunità e della natura. Vorrei altresì aggiungere che non sono stati presi provvedimenti penali verso Presidente e Società, proprio perché le attività svolte erano tutte alla luce del sole, segnalate agli organi competenti ed autorizzate da anni”.

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