21 Aprile 2020
15:57
Report: “Persone ai tavolini del bar dell’ospedale Alessandria”. La replica: “Immagini fuorvianti”
ALESSANDRIA – In occasione dell’ultima puntata di Report dedicata al “Pasticcio Piemonte” sulla gestione del coronavirus, la trasmissione di Rai 3 ha anche trasmesso un video amatoriale registrato al bar dell’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria (“pochi giorni fa“, dice il giornalista, ndr) dove si vedono persone che consumano sui tavolini, “cosa vietata ovunque, anche negli autogrill” sottolinea il giornalista di Report Enrico Bellano: “Vicino c’è la sala di aspetto, con alcuni sanitari in attesa di fare il tampone. L’ospedale ospita malati covid e infermieri e medici che lavorano in terapia intensiva e nei reparti di malattie infettive rischiano di diffondere il contagio attraverso il bar”.
Rispetto a questo servizio l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha precisato di avere inviato una risposta e poi una diffida, pubblicata sul sito di Report: “Questa Azienda ribadisce che la scelta di mantenere il bar aperto è stata effettuata per la tutela della salute degli operatori, per dare loro la possibilità di ristorarsi in luoghi sicuri durante la lunga permanenza in ospedale, evitando il consumo dei pasti in spazi non idonei, che potrebbero rappresentare invece un fattore di rischio. Si ribadisce che il gestore ha fin da subito attivato le misure di distanziamento previste dalla normativa, monitorandone costantemente il rispetto. Si segnala che le immagini amatoriali presenti nel servizio non sono circostanziate nel tempo, indicando un generico “qualche giorno fa” e sono fuorvianti rispetto alla situazione reale”.
“La questione menzionata dal servizio non è il fatto che il bar sia aperto ma che al suo interno non venga rispettata la distanza interpersonale di un metro“ la controreplica di Report “A prova di ciò le immagini riprese all’interno del bar in cui i clienti consumano seduti ai tavoli a una distanza ampiamente inferiore a quella prevista dal decreto da voi citato. In particolare si vedono clienti seduti fianco a fianco vicini al punto di toccarsi spalla a spalla”.