21 Aprile 2020
16:48
“Eroi invisibili senza tutele e con paghe da fame”: la Filcams chiede tutele per i lavoratori degli appalti
PIEMONTE – Sono in prima linea come il personale sanitario ed esposti a rischi ogni giorno più grandi. Sono gli “eroi invisibili” come li deginisce la Filcams Cgil, lavoratori delle pulizie, della ristorazione, della vigilanza e dei servizi di supporto essenziali in questa emergenza coronavirus. Un esercito “dimenticato di persone che lavora duro e che resta anonimo“. Il sindacato denuncia le difficili condizioni di sicurezza e di tutela sanitaria di un personale che non può essere considerato di serie B e che ha bisogno di strumenti di protezione e dotazioni adeguate così come di monitoraggi attraverso i tamponi.
“Il dramma che stanno vivendo le aziende ospedaliere e ancor più le strutture socio-assistenziali, sta facendo emergere responsabilità gravissime da parte di istituzioni e organismi preposti a garantire e controllare le condizioni di sicurezza sanitaria. Quanto sta accadendo nelle case di riposo – spiega il segretario regionale Fabio Favola – non colpisce solo gli ospiti, i nostri poveri anziani, ma mette a grave rischio tutte le lavoratrici e i lavoratori che in quei luoghi operano. Molti sono quelli che si contagiano. In tutto il sistema sanitario e del socio-assistenziale è necessario esigere in primo luogo dalle imprese che gestiscono gli appalti, spesso grandi società nazionali, l’applicazione rigorosa dei protocolli di sicurezza. Al contempo chiediamo che le aziende sanitarie, gli Spresal, la Regione Piemonte, la Protezione Civile verifichino l’applicazione e controllino il rispetto di tutte le misure e le prescrizioni previste per la tutela della salute degli operatori. Continueremo a denunciare tutte le inadempienze e le responsabilità che emergono ed emergeranno nei luoghi di lavoro.” “Lavorare, rischiare e sperare di cavarsela – conclude Favola. Questa la condizione di migliaia di lavoratrici, donne, mamme, con paghe da fame e un contratto nazionale scaduto da oltre sei anni che grida vendetta!”