24 Aprile 2020
09:56
“Ci siamo sentiti abbandonati dopo esserci immolati”: gli infermieri di Casal Cermelli rispondono al sindaco
CASAL CERMELLI – Lo staff infermieristico della casa di riposo Il Melograno di Casal Cermelli non ha gradito le parole del sindaco del paese. Il suo appello, mirato a ricevere assistenza, ha turbato il personale della struttura che “si è speso al 110% per tutta la durata dell’emergenza coronavirus“. “Gli infermieri non sono stati a casa in malattia ma per infortunio – hanno precisato i lavoratori. La differenza è sostanziale perché questo vuol dire che abbiamo contratto il virus e siamo risultati positivi mentre stavamo svolgendo il nostro lavoro. Fin dall’inizio abbiamo operato con grande dedizione e nonostante uno scenario sempre più complicato. Avevamo delle mascherine letteralmente contate poi utilizzate e riutilizzate all’infinito, in attesa di dispositivi di protezione che non sono mai arrivati”.
“Nonostante questo – spiega uno degli infermieri – ci siamo immolati per aiutare e assistere i nostri ospiti poi sono venuti a farci il tampone il 12 aprile e solo il 19 abbiamo avuto gli esiti scoprendo che buona parte di noi era positivo. Questo ci ha costretti ad andare in quarantena, impossibilitati a lavorare, per forza di cose, soprattutto per evitare anche di infettare il prossimo. Quindi è offensivo dire che siamo stati a casa in malattia, la nostra è stata una malattia professionale subita durante il nostro lavoro, svolto con enorme impegno”.