28 Aprile 2020
05:39
L’appello del medico di famiglia: “Abbiamo bisogno di saturimetri per curare a casa i pazienti Covid”
ALESSANDRIA – Con la fase 2 ormai alle porte e un coronavirus tutt’altro che sconfitto, restano molti ed evidenti i bisogni del personale e delle strutture sanitarie impegnate giornalmente in questa lunga e probante battaglia. Tra i tanti appelli che ancora oggi vengono fatti spicca quello di un medico alessandrino che sui social ha invitato la popolazione a donare all’Usca, Unità speciali di continuità assistenziale che svolgono attività domiciliare per i pazienti Covid-19, saturimetri.
“A oggi la Asl ne ha in dotazione un numero esiguo che non basta a soddisfare il fabbisogno del centinaio di persone risultate positive alla malattia che attualmente l’Usca ha in carico“, spiega Moreno Ferrarese tra i medici che ha permesso la creazione del Modello Alessandria modificando la gestione a domicilio dei pazienti Covid. In questo momento l’Asl sta faticando ad approvvigionarsi di queste strumentazioni per la misurazioni della saturazione, fondamentale per monitorare l’evolversi della malattia. “Non se ne trovano praticamente più e molte consegne sappiamo che sono state anche bloccate all’estero“.
Da qui l’idea di lanciare un appello prima di tutto via sociale e che nel giro di poco tempo ha preso piede diventando virale: “Se avete un saturimetro e non vi serve portatelo al vostro medico di famiglia come dono o semplicemente in prestito. Sarà poi il dottore a farsi carico di consegnarlo all’Usca“. Di questi strumenti ne servono a centinaia, anche perché “la fase 2 è alle porte e non sappiamo cosa comporterà“, tanto che il premier Conte nel suo annuncio alla Nazione di domenica aveva preannunciato un possibile aumento dei contagi nel periodo di convivenza con il virus. “L’optimum“, spiega ancora Ferrarese, “sarebbe riuscire a dotare ogni paziente di un saturimetro per il controllo a tappeto dei pazienti seguiti a casa e non nelle strutture sanitarie“.